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L'ordinanza

Lovere, scatta l’obbligo di pulizia delle deiezioni canine: multe fino a 460 euro

Il sindaco Pennacchio: "Vogliamo sensibilizzare i cittadini sulla necessità di adottare alcuni piccoli accorgimenti"

Pugno duro a Lovere contro chi non pulisce gli escrementi lasciati  per strada dai propri cani. Con l’ordinanza emanata dal sindaco Alex Pennacchio, i trasgressori rischiano una multa fino a 460 euro.

“Si rende noto che – si legge nell’ordinanza numero 15 del 12/02/2020 – , è stato disposto l’obbligo per tutti i detentori e conduttori di cani, anche se incaricati temporaneamente della loro custodia o conduzione, di pulire immediatamente le deiezioni solide e liquide prodotte dei cani condotti su tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico e relativi manufatti e sulle aree private che si affacciano su aree pubbliche o aperte al pubblico; portare con sé almeno due sacchetti o palette per l’immediata rimozione delle feci e un contenitore con acqua senza aggiunta di sostanze chimiche o altri detergenti per l’immediata pulizia delle urine”.

“Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di cittadini – spiega il sindaco Pennacchio – che hanno evidenziato il forte disagio e i danni causati dalle deiezioni liquide canine sui portoni d’ingresso e sui manufatti di arredo urbano. L’emissione dell’ordinanza non è un provvedimento contro i possessori di cani o contro gli animali stessi, ma è invece finalizzata a sensibilizzare i cittadini sulla necessità di adottare alcuni piccoli accorgimenti che, oltre dimostrare senso di civiltà, aiutano a mantenere uno standard igienico-sanitario adeguato a tutela della vivibilità e del decoro del paese. La collaborazione di tutti i cittadini e degli agenti della Polizia Municipale sarà sicuramente determinante nella soluzione di questo problema”.

Come precisato dal primo cittadino, le disposizioni introdotte non saranno applicate ai non vedenti accompagnati da cani guida e integreranno gli obblighi previsti dal vigente “Regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali e per una migliore convivenza per la collettività umana”, approvato nel 2014. Per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative da 80 a 460 euro.

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