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Non solo fidanzati

San Valentino: una festa del passato che vive ancora oggi

Nel 2020, è giusto celebrare l’amore, non le coppie, perchè il concetto di amore è così grande che è impossibile da racchiudere dentro una definizione, dentro un rapporto a due.

Oggi, 14 febbraio è San Valentino, la festa degli innamorati e questo fa sì che un’ondata di cuoricini rossi invada le vie di ogni città, i manifesti pubblicitari e le pasticcerie.

Negli ultimi anni è diventato tradizione anche festeggiare il 15 febbraio: il giorno dei single. Un regalo per tutti coloro che non si trovano in coppia, per scelta propria o per scelta d’altri, ma vogliono comunque gioire, o piangere, della loro situazione sentimentale.

Secondo la storia, nell’antica Roma si celebravano, a metà febbraio, i Lupercalia, festeggiamenti durante i quali veniva, fra le altre cose, celebrata la fertilità femminile. Durante i festeggiamenti i ‘Luperci’ (giovani sacerdoti che si occupavano di quei riti), correvano intorno al Colle Palatino saltando e colpendo con delle fruste sia il suolo per favorirne la fertilità sia chiunque incontrassero, ed in particolare le donne, le quali andavano loro incontro per ottenere la fecondità.

La tradizione, però, è ancora più antica: verso febbraio, periodo dell’anno in cui la natura inizia a rinascere, nuova, colorata, purificata e forte, le prime tribù festeggiavano già l’amore e la procreazione.

Si parla poi del Vescovo Valentino, colui che, in epoca pagana, celebrò, secondo la leggenda, il matrimonio tra un legionario pagano ed una giovane ragazza cristiana e passò la sua vita a predicare la cristianità. Morì infine sulla via Flaminia e successivamente venne fatto martire.

La festa di San Valentino, quindi, nasce da molto molto lontano e negli anni sono mutati più volte la sua finalità e il suo svolgimento.

Ma oggi qual è la sua funzione? Probabilmente è quella di valorizzare l’amore in tutte le sue forme; ha lo scopo di celebrare chi ama il proprio partner, di qualunque sesso sia, chi ama se stesso e chi ama senza essere corrisposto.

È la festa di chi ama i propri figli, i propri genitori, i propri nonni, i propri nipoti e parenti.

È la festa di chi ama il proprio animale domestico o le proprie routine, di chi ha un hobby e di chi, invece, ama il dolce far nulla.

San Valentino è la festa di chi ha amato tanto, ha amato male, ha sofferto ed è rinato, è la festa di chi ama l’amore puro, di chi ama senza doppi fini, di chi è innamorato di un amore che non esiste più e di chi è innamorato di un ricordo.

Insomma, nel 2020, è giusto celebrare l’amore, non le coppie, perchè il concetto di amore è così grande che è impossibile da racchiudere dentro una definizione, dentro un rapporto a due.

L’amore è un tema così immenso che ognuno deve trovare il proprio modo di abitarci e nessuno deve sentirsi di meno o più di altri.

San Valentino, infatti, non è solo la festa dedicata ai fidanzati anche perchè, senza cadere in luoghi comuni, chi si ama davvero non ha bisogno di attendere il giorno di San Valentino per dirselo e per dimostrarlo con una scatola di cioccolatini.

San Valentino è la festa degli innamorati, di chiunque provi amore verso qualcuno o qualcosa.

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