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Capitano d'industria

Il Politecnico di Milano dedica la nuova aula magna a Giampiero Pesenti

Il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta: "Dedicare l’aula magna a Giampiero Pesenti per il Politecnico è un unicum: è la prima volta a un imprenditore".

Un grande capitano d’industria ma soprattutto ingegnere, per questo il Politecnico di Milano ha deciso di intitolare la nuova aula magna a Giampiero Pesenti, l’imprenditore recentemente scomparso che con Italcementi è stato un grande protagonista dell’industria italiana nel mondo.

La nuova aula avrà circa 900 posti, sara realizzata con il nuovo Campus Universitario. La scelta è quasi naturale visti i rapporti personali e storici tra la famiglia Pesenti e il Politecnico. Giampiero, come prima il padre e poi suo figlio Carlo, si era laureato proprio a Milano in ingegneria meccanica. E risale al 1927 la Scuola Master Fratelli Pesenti, che rappresenta l’unica scuola di formazione del Politecnico attiva con continuità dalla sua fondazione.

“Siamo una famiglia di ingegneri e il Politecnico è stato il luogo elettivo della formazione – afferma Carlo Pesenti al Corriere della Sera -. Certo, andando in là nel tempo penso a Cesare, uno dei sei fratelli che ha dato origine alla nostra impresa: lui si laureò sempre in ingegneria meccanica ma in Germania, ad Aquisgrana, dove si recò a piedi… D’altra parte l’ateneo milanese e il nostro gruppo sono quasi coetanei: il primo è stato costituito nel 1863, il secondo l’anno dopo”.

Per il rettore del Polimi, Ferruccio Resta: “Dedicare l’aula magna a Giampiero Pesenti per il Politecnico è un unicum: è la prima volta a un imprenditore. Ma anche l’ingegnere era un unicum. La sua storia, la sua personalità, il suo carattere hanno rappresentato valori per il sistema economico e industriale, per l’occupazione, per la reputazione delle imprese e del Paese”.
“Giampiero Pesenti era conosciuto come l’Ingegnere, ed era effettivamente un imprenditore che affiancava la capacità di fare l’ingegnere, cioè di fare un progetto, individuare gli obiettivi e realizzarlo. Il Politecnico è nato a fianco delle imprese: questa volontà è espressa nel documento di costituzione. E poi la famiglia, con la figura anche di Giulio Natta, sembra rappresentare la storia delle ingegnerie, a cominciare appunto da quelle meccanica e chimica fino alle più “giovani” come l’ingegneria gestionale. È una storia in cui è stata determinante l’azione di uomini che hanno trasformato conoscenze e imprese”.

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