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Trentino

Troppo turismo “mordi e fuggi”: al lago Braies scatta un piano di contenimento

In Alto Adige corrono ai ripari per salvaguardare l'ambiente

È il re indiscusso di Instagram: merito della sua naturale bellezza, ma anche del successo della serie tv “Un passo dal cielo”, che lo ha reso un set a cielo aperto. Stiamo parlando del lago di Braies, in Trentino Alto Adige: passato in pochi anni dall’essere una località tranquilla a punto di ritrovo per migliaia di persone. Il problema è che spesso arrivano solo per farsi un selfie con il paesaggio alle spalle, per poi andarsene nel classico stile “mordi e fuggi”. A fronte di 650 abitanti, infatti, a Braies possono arrivare anche 15 mila turisti al giorno. E se in un anno sono 1,6 milioni le persone che trascorrono un paio d’ore in valle, i pernottamenti sono appena 140 mila.

Per far fronte a tutto ciò, gli imprenditori Mirko Steiner, Alexander Trenker e Bruno Heiss hanno presentato alla cittadinanza un progetto che prevede la costruzione di diverse infrastrutture per accogliere i turisti: tra queste una struttura museale utile a far conoscere il meraviglioso patrimonio naturale delle Dolomiti, e una stazione ferroviaria che permetterà di raggiungere la vallata con i treni della linea della Pusteria. Da lì in poi ci si muoverà all’interno della valle solo a bordo di bus a idrogeno, e la fonte di alimentazione dei mezzi sarà prodotta in loco grazie ad una centrale elettrica.

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