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Le pagelle di bgy

Malina Jackpot: dopo 27 anni la Dea sbanca Firenze

Con questa vittoria tanto sudata quanto importante l'Atalanta scavalla quota 40 punti e distacca la Roma nella settimana che precede lo scontro diretto in programma sabato prossimo.

A spodestare una resistenza che durava dal lontano 1993 ci ha pensato Malinovskyi che, subentrato dalla panchina, ha riscritto statistiche e storia, consentendo a Perrone di dormire sogni tranquilli.

E dire che il pomeriggio pareva assumere sfumature negative quando da una parte Pasalic si divorava un’occasione clamorosa dalla posizione del dischetto, mentre nella metà campo opposta Chiesa, con la complicità di Gollini, infilava la retroguardia orobica.

Contro una Fiorentina abile soprattutto nelle ripartenze con uomini veloci, la Dea ha costruito il successo nella seconda parte di gara dove ha mostrato maggior concretezza, cattiveria, mantenendo il pallino del gioco nei propri piedi.

Zapata con un tap-in ha ristabilito subito la parità in un match che in seguito non ha vissuto di grandi e clamorosi sussulti, nonostante i tentativi dell’Atalanta di mettere a segno la stoccata fondamentale.

A regalare il lampo decisivo ci ha pensato il centrocampista ucraino a cui sono stati regalati quei metri di troppo per poter calciare e trafiggere Dragowski.

Nel finale gli uomini di Gasperini hanno rischiato poco, riuscendo a gestire bene il possesso palla senza incappare in svarioni.

Con questa vittoria tanto sudata quanto importante l’Atalanta scavalla quota 40 punti e distacca la Roma nella settimana che precede lo scontro diretto in programma sabato prossimo.

Roma e Valencia, è arrivato il momento di accendere i motori per non spegnerli più.

Ecco le pagelle neroazzurre.

Gollini 5,5: Chiude bene in uscita su Cutrone, poi è molle e in ritardo in occasione del tiro di Chiesa. Anche nella ripresa gli interventi non sono puliti e qualche insicurezza la danno.

Toloi 6,5: Prezioso in svariate coperture e diagonali difensive, più impreciso quando si catapulta in avanti.

Palomino 6,5: Il suo rinvio di testa capita proprio sui piedi di Chiesa, ma non ha colpe particolari. Nel secondo tempo è impeccabile, la ciliegina è il coast to coast vinto contro Chiesa lanciato.

Djimsiti 6,5: Ci mette qualche minuto a prendere le misure, con il passare del tempo torna a campeggiare in difesa.

Castagne 7: Prorompente sulla fascia destra, offre a Pasalic una palla deliziosa, per tutta la sfida con un moto perpetuo asseconda con efficacia le giocate con Ilicic.

Freuler 6,5: A centrocampo lotta e soprattutto corre senza soluzione di continuità. Manca un po’ di lucidità nei passaggi offensivi.

Pasalic 5: Si divora letteralmente un rigore in movimento confermando il suo particolare momento non brillante. Non riesce mai ad ingranare la marcia giusta se il mister lo richiama in panchina per rifiatare. (Malinovskyi 7: Decisivo dalla panchina, nel finale bravo nel cucire il continuo fraseggio)

Gosens 6: Poca propulsione, si occupa maggiormente di coprire e non sfonda quasi mai sui binari della corsia mancina. Freno a mano tirato.

Gomez 6,5: Torna nella posizione di “tuttocampista”, nei primi quarantacinque minuti si distingue per una serie di recuperi e chiusure in fase arretrata. Parte da dietro e si esprime molto bene con ottima visione di gioco. (Tameze SV)

Ilicic 7: Danza sul pallone che è una meraviglia, la sfera fai fatica a sfilarla via dai suoi piedi. Apre il corridoio per il Papu in occasione del primo gol. È sempre un faro.

Zapata 6,5: Nella prima frazione fatica a tenere il possesso della palla spalle alla porta e combina poco braccato dagli esperti Milenkovic e Pezzella. Al rientro in campo ha il grande merito di finalizzare a rete una bella azione dei bergamaschi.

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