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L'iniziativa

Così la voce della mamma cura e aiuta i bimbi prematuri nell’incubatrice

Alfredo Bigogno, architetto, 70 anni, ha creato Mami Voice, un sistema per far ascoltare nell'incubatrice la voce della mamma ai bimbi prematuri. "Vorrei che anche l'ospedale di Bergamo adottasse questo strumento che aiuta i piccoli in una fase delicatissima"

C’è una voce che è “sacra” al cuore di ogni bimbo: quella della mamma. Alfredo Bigogno, 70 anni, architetto con un bagaglio di curiosità, raccogliendo l’invito di un’amica musicista e musicoterapeuta, Grazia di Michele, che gli confida quanto rumore ci sia in un’incubatrice per neonati prematuri, si mette al lavoro.

“All’inizio pensavo a come togliere il rumore dall’incubatrice, siccome non si possono mettere meccanismi all’interno dell’incubatrice ho pensato di mettere un suono – racconta Alfredo Bigogno – e infine sono giunto alla conclusione che non ci fosse suono più bello per un bimbo della voce di sua madre”.

Prove, studi, seminari e tanta pazienza. Alla fine Alfredo costruisce Mami Voice.

Alfredo Bisogno Mami Voice

“Grazie a un amplificatore che va a batterie e non crea campi magnetici significativi collegato a una batteria, c’è la voce dalla mamma che viene registrata su chiavetta Usb – spiega l’architetto – il sistema manda degli impulsi a un vibrotraduttore appoggiato all’incubatrice che e crea una vibrazione, l’incubatrice vibrando produce un’onda sonora. Da fuori non si sente, ma da dentro l’incubatrice sì e così il bimbo ascolta la voce della madre”.

Un’idea che diventa realtà nel 2013 e adottata da cinque ospedali bresciani, al San Raffaele di Milano, a Cagliari, a Pescara, a Ravenna, un paio di ospedali di Betlemme e uno Gerusalemme. “Ora stiamo cercando di diffonderlo in Israele” aggiunge Bigogno.

Generico febbraio 2020

“Non ho voluto brevettare questo meccanismo perché ho pensato che fosse un bene utilizzabile da tutti gli ospedali per la cura dei neonati – spiega Bigogno -. Vorrei che anche all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo adottasse il Mami Voice per i piccoli nati prematuri”.

Bigogno non vende direttamente, preferisce che sia un’associazione a raccogliere i fondi e a donare Mami Voice ai reparti di Maternità.

Al di là di tutta la poesia che raccoglie questo strumento, alcuni studi clinici hanno dimostrato che i bambini cullati da Mami Voice piangono di meno in caso di prelievi del sangue. Perché nulla cura di più i bimbo prematuro che l’amore attraverso la voce della mamma.

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