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Innovativo metodo al point

Viktor “insegna” al cervello di Leti a muovere i muscoli e fa sperare chi ha lesioni spinali video

Una nuova opportunità terapeutica per le lesioni del sistema nervoso centrale e periferico che da 40 anni sta sviluppando il dottor Viktor Terekhov: il perfezionamento e l'applicazione nel centro pilota fisioterapico all'interno del Point di Dalmine dove è in corso anche la riabilitazione di Letizia Milesi.

Non chiamatelo “elettrostimolatore”: a differenza di quanto fanno i prodotti presenti sul mercato, anche quelli tecnologicamente più avanzati, la workstation VIK16 basata sulla tecnologia AFESK (Stimolazione Elettrica Funzionale Adattiva Kinesiterapia) è in grado di replicare esattamente i modelli fisiologici di movimento del corpo umano, stimolando i più importanti gruppi muscolari con benefici enormi.

Si tratta di un’apparecchiatura elettromedicale (certificata e brevettata), unica al mondo, lanciata dalla VIKTOR Srl, startup che da circa 2 anni ha trovato casa all’interno del Point di Dalmine e prende il nome dal medico ricercatore russo Viktor Terekhov che ne ha sviluppato la tecnologia.

Gli studi del dottor Terekhov sono iniziati 40 anni fa in Unione Sovietica: da direttore della ricerca dell’Università di San Pietroburgo, si è trovato poi a lavorare in ambienti estremi come quello aerospaziale, militare o sportivo di altissimo livello.

Così ha iniziato a perfezionare un metodo di riabilitazione neuromotoria per trattare persone affette da ogni forma di paralisi, per migliorarne significativamente la qualità della vita ed è riuscito a creare uno strumento in grado di lavorare in modo fisiologico sul movimento della persona, che permette l’esecuzione coordinata dell’atto motorio secondo un programma di elettrostimolazione ma al tempo stesso attiva i centri per il controllo del movimento della corteccia cerebrale favorendo meccanismi di neuro plasticità.

Un metodo perfetto anche per la preparazione sportiva.

In parole semplici, significa che mentre gestisce l’attivazione dei vari gruppi muscolari in maniera fisiologica, “informa e ricorda” al cervello come farlo in modo autonomo, per poi arrivare a ridurre progressivamente la percentuale di intervento man mano che il paziente riacquista la capacità di movimento.

Con il metodo VIKTOR, che è a tutti gli effetti un nuovo approccio terapeutico, la stimolazione elettrica funzionale diventa quindi adattiva e agisce sul sistema neuromuscolare: l’attivazione della massa muscolare da parte del cervello è replicata esattamente con la stessa intensità prodotta dal nostro sistema nervoso, il cervello riconosce i movimenti come fisiologicamente corretti e attiva automaticamente una serie di funzioni che ripristinano o migliorano l’organizzazione dei circuiti nervosi collegati alla parte del corpo interessata.

I programmi di movimento e di elettrostimolazione attivano quindi sia le componenti del controllo motorio che quelle del controllo sensitivo, combinazione che stimola il processo di riattivazione delle capacità funzionali perdute in pazienti che soffrono di traumi o disfunzioni neuromuscolari.

“Per arrivare a sviluppare il primo programma di movimento ci è voluto un anno intero – spiega il dottor Terekhov – Oggi, invece, è tutto semplificato e medici e fisioterapisti possono usare con successo e facilità il macchinario che già prevede una libreria di 50 programmi di esercizi funzionali ciclici. Vogliamo ridare aspettative di miglioramento del movimento autonomo anche a pazienti con serie lesioni spinali”.

Attualmente circa 10 pazienti al giorno si sottopongono alle cure nel centro pilota fisioterapico di Dalmine: “C’è molta richiesta, siamo vicini alla piena occupazione dei nostri fisioterapisti – spiega il dottor Mario Gabbrielli, ad di VIKTOR Srl – I pazienti arrivano anche da lontano, dall’estero ed in particolare dalla Svizzera: ci vuole tanta motivazione per farlo ma i risultati sono da stimolo”.

“Quest’anno VIKTOR inizia la propria distribuzione sul mercato italiano, diffondendo la tecnologia e la metodologia, per dare un’opportunità di miglioramento delle condizioni di vita a pazienti con patologie anche molto invalidanti – aggiunge Corrado Farenzena, responsabile commerciale -. Con VIK 16 e la tecnologia AFESK si trattano tutte le patologie che influenzano negativamente il movimento, da una semplice lombalgia alla tetraplegia. Le prerogative che determinano l’efficacia del trattamento sono la collaborazione da parte del paziente e lo svolgimento attivo di ogni esercizio in modo funzionale e coerente con il programma riabilitativo selezionato dal terapista. Le possibilità di recupero sono notevoli anche nel caso di lesioni complesse. Chi arriva in VIKTOR PHYSIO spesso ha alle spalle un lungo percorso riabilitativo senza effettivi benefici. Bisogna essere motivati, chi viene qui lo è”.

Senza dubbio lo è Letizia Milesi, 19enne di Roncobello che con VIK16 sta curando la sua emiplegia da trauma (Leggi e guarda qui la sua storia e la sua riabilitazione).

Il dottor Terekhov la saluta come se fosse una figlia, dispensa sorrisi e abbracci, le raccomanda di seguire i suoi consigli anche se si tratta di indossare un guanto ortopedico per la mano destra: “Capirai più avanti il perchè” le dice.

“La mia vita è questa – conclude – amo aiutare le persone. Voglio trovare una soluzione per tutti, aiutiamo l’organismo del paziente nel procedere verso la riorganizzazione e successiva compensazione al fine di recuperare funzioni perse”.

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