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Tondo, trevisano, tardivo? L’ora del radicchio rosso: provatelo al forno con una pasta

La disponibilità e la qualità sono buone e rendono questo ortaggio un'occasione da cogliere per la propria spesa dal fruttivendolo o dall'ambulante di fiducia

È il radicchio rosso il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. La disponibilità e la qualità sono buone e rendono questo ortaggio un’occasione da cogliere per la propria spesa dal fruttivendolo o dall’ambulante di fiducia.

Il radicchio tondo e il precoce hanno prezzi convenienti, mentre per il tardivo sono superiori ma ben giustificate dalla selezione che viene effettuata per offrire standards qualitativi elevati.

I consumi sono quelli abituali, mentre l’offerta è particolarmente insistente e questo agisce da calmiere delle quotazioni.

Dotato di molte proprietà per la salute e il benessere dell’organismo, il radicchio contiene buoni quantitativi di calcio e ferro, che rafforzano le ossa, ma non manca di potassio, fosforo e vitamina C.

Grazie alla sua composizione, svolge funzioni depurative, diuretiche e, grazie a un elevato contenuto di acqua e fibre, favorisce la digestione e il buon funzionamento dell’intestino. Inoltre, è alleato di chi è attento al peso: caratterizzato da un basso apporto calorico, dà senso di sazietà e per questo generalmente è indicato anche in caso di dieta.

Non è tutto: come tutte le verdure rosse ha proprietà antinfiammatorie, antiallergiche, antivirali e concorre alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, mantenendo la salute dei vasi sanguigni. Infine, al radicchio vengono attribuite anche virtù antiossidanti, che aiutano l’organismo a contrastare i radicali liberi, a prevenire l’invecchiamento e a mantenere i tessuti sani.

In cucina si può consumare crudo, in insalata, fritto, ai ferri e stufato, ma è anche un’ottima base per i primi, come pastasciutta, vellutate e risotto, per la farcitura di ripieni per carni bianche o rosse o per accompagnare prelibatezze di pesce.
Qualora si volesse smorzare il sapore amaro, si può metterli a bagno, intero o tagliato, nell’acqua per due-tre ore prima di consumarlo.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, per le arance domina il Tarocco. I prezzi rimangono quelli rilevati nella scorsa settimana e la qualità è di alto livello.

Rimane marcata la tendenza di mercato che sembra porre maggior attenzione per le pezzature medio-piccole rispetto a quelle più grandi perchè sono in grado di offrire un’ottima qualità a prezzi più contenuti.

Sulla piazza, poi, continua a fare bella mostra di sè il mandarino tardivo di Ciaculli, con un prezzo più che abbordabile.

Si intensifica l’offerta di clementine Orri provenienti da Israele. Il valore medio è leggermente superiore rispetto all’anno scorso ma questo non sembra allontanare i consumi. La merce italiana è finita prima del previsto, quindi quella straniera ha una quota di mercato maggiore rispetto al solito e il costo tende a salire.

Per le fragole si conferma l’offerta della Basilicata con quotazioni fisiologicamente sostenute considerando il periodo. Accanto a loro c’è il raccolto siciliano, con caratteristiche differenti e volumi superiori che si traducono in un prezzo inferiore.

Cambia poco la situazione delle pere e delle mele, anche se per le prime la campagna commerciale italiana Abate terminerà prima per via degli scarsi quantitativi e questo potrebbe anticipare l’offerta sudafricana.

Salgono i prezzi dei lamponi, che ad eccezione di qualche piccola partita dell’Italia centrale provengono in gran parte dall’estero (Spagna e Marocco): i volumi sono piuttosto contingentati su scala europea e nordafricana.

Sono relativamente pochi anche gli ananas a giusta maturazione e questo spinge verso l’alto il costo anche delle partite di minor qualità.

Passando al comparto orticolo, rallenta il consumo dei carciofi e le quotazioni tendono a scendere. Si trova anche la mammola che attrae un target di nicchia e i prezzi sono generalmente sostenuti a causa della tipicità del prodotto.

Il clima mediamente mite non ha diminuito la disponibilità della produzione locale, soprattutto per le insalate a cespo, lattuga e Gentile, che agiscono da calmiere dei prezzi. Per tutte le verdure non si rileva il tipico rialzo dei prezzi atteso in virtù dell’irrigidimento delle temperature che di solito avviene in questo periodo dell’anno.

L’unica eccezione è la melanzana anche se si è assestata di qualche decina di centesimo.

Per concludere, risulta in lieve diminuzione anche il valore di mercato delle zucchine perché le rese produttive permettono di garantire una buona offerta. Rimane una differenza di prezzo tra il raccolto siciliano e quello di Fondi (Lazio), per via delle caratteristiche differenti che contraddistinguono quest’ultimo.

La ricetta della settimana (a cura di Agrodolce)

pasta radicchio

PASTA AL FORNO CON RADICCHIO E SCAMORZA

Ingredienti per 4 persone

Pasta conchiglie o paccheri: 300 g

Radicchio: 2 cespi

Scamorza affumicata: 250 g

Scalogno: 2

Olio extravergine di oliva: quanto basta

Panna da cucina: 100 grammi

Sale

Pepe

Preparazione

In una padella preparate un soffritto con gli scalogni tritati finemente e un filo di olio. Dopo qualche minuto aggiungete il radicchio pulito e tagliato a striscioline. Fate cuocere una decina di minuti quindi aggiungere la panna e lasciatela asciugare un poco.

Mettete a bollire la pasta in acqua salata, scolate, versate la pasta nella pentola con il radicchio.

Versate il tutto in una teglia, unite la scamorza tagliata a piccoli pezzetti  e completate con una macinata di pepe fresco. Mettete nel forno per 10 minuti a 180 gradi finché il formaggio non sarà fuso

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