È stato un pomeriggio pieno di emozioni quello di domenica 2 febbraio per Andrea Masiello. Il difensore toscano debuttava infatti con la maglia del Genoa, e lo faceva – per uno strano scherzo del destino – a Bergamo contro l’Atalanta, quella che è stata casa sua per quasi nove anni.
In mezzo tante soddisfazioni, molte gioie e qualche delusione, ma soprattutto una drammatica vicenda che ha portato Masiello in carcere e a una lunga squalifica. Prima della rinascita.
Il saluto che il Gewiss Stadium ha riservato al difensore di Viareggio è stato dei più toccanti. Perché Masiello – soprattutto negli ultimi anni – non è stato un giocatore qualsiasi, uno dei tanti che passano, ma è stato uno dei simboli di questa Atalanta da sogno targata Gasperini.
Durante il primo tempo di Atalanta-Genoa in curva Pisani è spuntato uno striscione. È stato il “grazie” che i tifosi hanno dedicato all’ex numero 5 nerazzurro: “Mai un coro a tuo favore… Ma la maglia l’hai sempre sudata con onore…”.
Accompagnato dalle due figlie, l’ex nerazzurro a fine partita ha fatto il giro del campo per salutare, settore per settore, tutti i bergamaschi presenti allo stadio.
Non è riuscito a trattenere le lacrime, e sotto la curva Pisani si è lasciato andare ed è scoppiato a piangere.
Un gesto semplice e umano, che fa capire quanto Masiello avesse a cuore la maglia della Dea e i suoi tifosi.
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