Rallenta ancora al Gewiss Stadium l’Atalanta di Gasperini, che contro il Genoa non va al di là del 2-2 in un match che andava vinto per superare la Roma al quarto posto.
I nerazzurri, come due settimane prima contro la Spal, sono passati in vantaggio senza però mantenere alti i ritmi, lasciando agli avversari spazi, occasioni e gol. E complicandosi terribilmente la vita.
Alla fine resta tanto, tantissimo rammarico. Perché con lo stop di Cagliari e Roma vincere contro il Genoa avrebbe significato tantissimo nella corsa al quarto posto.
A rendere il tutto ancor più amaro c’è il fatto che il match – proprio come contro la Spal – sembrava essersi messo in discesa dopo meno di un quarto d’ora, quando al 12′ Toloi ha sbloccato il risultato con un colpo di testa che ha corretto in rete la bella sponda di Zapata.
Invece, altro che discesa. Il Genoa prima ha ringraziato Hateboer e pareggiato con Criscito grazie a un rigore regalato dall’olandese (fallo sciocco e inutile su Sturaro), e poi ha messo la freccia e sorpassato i nerazzurri con una stoccata di Sanabria.
È così servita una magia di Ilicic (14° gol in campionato), su assist ancora di Zapata, per raddrizzare le cose sul finire del primo tempo.
Nella ripresa l’Atalanta ha provato a schiacciare il Genoa nella propria area di rigore, ma i rossoblù di Nicola si sono difesi con ordine e attenzione, lasciando pochissimi spazi ai fraseggi dei bergamaschi. Perin, autore di due parate decisive su Gosens e Malinovskyi, ha fatto il resto.
Alla fine è un 2-2 amaro. Giusto, ma amaro.
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