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A brusaporto

Nei calzini 56 “palline” di cocaina: in manette due pusher

Denunciata anche una donna per favoreggiamento

La Polizia di Stato anche questa settimana ha proseguito i consueti servizi finalizzati alla repressione dello spaccio di stupefacenti. Il personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile ha monitorato S. H., tunisino del 1988, già noto agli operatori. Il giovane era stato notato mentre era solito recarsi, anche più volte nella medesima giornata, a bordo della propria autovettura Audi A3, nell’abitazione di Brusaporto di un altro soggetto conosciuto dagli Agenti dell’Antidroga, M. I., nato in Tunisia nel 1973. Quest’ultimo era stato tratto in arresto nel luglio scorso e fino a pochi giorni fa stava scontando la misura degli arresti domiciliari proprio in quell’appartamento.

Per tali ragioni, gli Agenti nel pomeriggio di ieri, mercoledì 30 gennaio, hanno controllato S. H. che, perquisito, è stato trovato in possesso di 8 “palline” di cocaina, suddivise in involucri termosaldati.

Gli Agenti hanno perquisito anche l’abitazione di Brusaporto, dove, occultati all’interno di due calzini, c’erano oltre 40 grammi di cocaina, suddivisi anch’essi in una moltitudine di “palline“ termosaldate, pronte per essere spacciate. In totale erano ben 56 le “palline“ termosaldate.

Nel corso della perquisizione era presente anche una donna, L.L.M. , nata nel 1957 nella provincia bergamasca, proprietaria dell’appartamento, che approfittando della confusione ha cercato di disfarsi di parte della cocaina e del bilancino di precisione in uso agli arrestati. La maldestra manovra è stata notata dagli Agenti della Squadra Mobile, che l’hanno denunciata per favoreggiamento personale.

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