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Bilancio di sostenibilità

Rapporto Orio-territorio, in 14 anni interventi ambientali per 6,5 milioni

Sono stati rendicontati e delineati l'identità aziendale del gruppo, il valore aggiunto generato e distribuito tra i vari stakeholder e la relazione sociale sulle attività svolte.

Come si rapporta l’aeroporto di Orio al Serio con gli stakeholder del territorio che gli gravitano attorno? Una risposta data dal bilancio di sostenibilità, riferito al 2018, redatto per la prima volta da Sacbo, società che gestisce lo scalo bergamasco.

Un report che arriva in ritardo su una normale tabella di marcia, posticipato dalle note vicissitudini societarie che hanno costretto al cambio al vertice a causa della prematura scomparsa dell’ex presidente Roberto Bruni e la conseguente nomina di Giovanni Sanga.

“Abbiamo già preso l’impegno presentare il bilancio di sostenibilità 2019 subito dopo l’approvazione di quello ordinario di esercizio tra maggio e giugno – ha precisato il presidente Sanga – Per noi non è un elemento coreografico ma una questione importantissima che richiama la nostra responsabilità”.

Grazie alla collaborazione dell’Università degli Studi di Bergamo e della professoressa Cristiana Cattaneo sono stati rendicontati e delineati l’identità aziendale del gruppo, il valore aggiunto generato e distribuito tra i vari stakeholder e la relazione sociale sulle attività svolte.

“È una scelta sfidante per un’azienda – ha commentato la professoressa Cattaneo – È un documento che deve essere trasparente, neutro e completo: qui c’è stata grande determinazione da parte della dirigenza di Sacbo e un grande coinvolgimento di tutti i dipendenti”.

In termini di rendicontazione di sostenibilità, sono considerati materiali, ovvero rilevanti, quegli aspetti che hanno un impatto significativo sulle performance economiche, sociali e ambientali della società e che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder.

Sono stati coinvolti tutti i 540 dipendenti del gruppo Sacbo tramite un questionario, i membri del consiglio di amministrazione e del comitato di direzione di Sacbo e BgyIS e 900 soggetti appartenenti a diverse categorie intervistati da Ipsos (150 rappresentanti delle attività produttive, 750 cittadini residenti nell’intorno aeroportuale e 26 stakeholder qualificati come sindaci, dirigenti e assessori comunali, associazioni dei consumatori, ambientali e di categoria, giornali locali, sindacati e università).

Ne è emerso come per Cda e alta direzione i temi più rilevanti siano l’impatto economico diretto, indiretto e indotto, l’accessibilità e servizi di trasporto pubblico e, al terzo posto, impatto acustico, stabilità e crescita occupazionale, legalità e trasparenza e sviluppo delle capacità di traffico.

Quasi identiche le priorità per dipendenti, imprese e popolazione, anche con qualche sorpresa: nell’ordine sicurezza e salute in aeroporto, legalità e trasparenza e accessibilità e intermodalità. La voce “impatto acustico” entra al terzo posto solo per le imprese, rimane appena fuori dal podio per tutti gli altri.

I sindaci inseriscono tra i temi più rilevanti le opere di mitigazione e compensazione ambientale: dal 2003 al 2017 sono stati realizzati progetti per 6.449.283 euro.

“Il bilancio di sostenibilità ambientale era già sul tavolo di Sacbo 13 anni fa – ha aggiunto il direttore generale Emilio BellingardiLo abbiamo affrontato solo quando siamo stati sicuri di poter rendicontare qualcosa di radicato. Ci troviamo a operare in un contesto normativo che muta costantemente, in cui le decisioni vengono prese a livello internazionale, e ci siamo dovuti attrezzare a fronte di una crescita velocissima esplosa negli ultimi anni”.

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