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Il personaggio

Gosens e quel provino andato male col Dortmund: ora l’ala nerazzurra incanta l’Europa

Con sette centri in campionato e uno in Champions è il primo difensore goleador in Europa

Ci sono i gol di Ilicic (e che gol) e le magie (e che magie) del Papu. Ma tra i giocatori del momento, in  casa Atalanta, c’è anche Robin Gosens. Il 25enne tedesco sta stupendo tutti, a suon di gol e sgroppate sulla fascia.

I dati, del resto, parlano chiaro: Gosens è il difensore che ha segnato più gol nei maggiori campionati europei: 7 in campionato e 1 in Champions League. Le prestazioni dell’esterno nerazzurro stanno attirando l’attenzione di molti club: il Chelsea, secondo indiscrezioni, avrebbe formulato un’offerta da 30 milioni di euro, prontamente rifiutata dal club di Percassi.

Se proprio dovesse lasciare Bergamo, Robin vorrebbe tornare a giocare in Bundesliga, con la maglia dello Schalke 04 (squadra per  cui tifa, non ne ha mai fatto mistero). Un’offerta, a quanto pare, sarebbe pervenuta la scorsa estate, anche in questo caso rispedita al mittente.

In un’intervista, Gosens ha raccontato che qualche anno fa il sogno di giocare nel suo paese d’origine poteva realizzarsi. Quando fece un provino per il Borussia Dortmund, da sempre acerrimo nemico dei minatori di Gelsenkirchen. Non andò come sperava: giocò al di sotto delle sue reali possibilità, così i gialloneri dissero: “Ci faremo sentire”. E lui non venne più contattato.

Oltre agli 8 gol stagionali, Gosens vanta anche 3 assist e tante, tante prestazioni importanti (per la gioia di chi se l’è aggiudicato al fantacalcio). Nelle vittorie più importanti della stagione  c’è stata fin qui, quasi sempre, anche la sua firma. Nel 7-0 al Torino, alla prima giornata nella rimonta contro la Spal, nel 3-3 con la Lazio all’Olimpico, nel 5-0 al Milan e al Parma, nell’1-1 a San Siro con l’Inter e in Champions League, la sua rete nel 3-0, ha spinto l’Atalanta contro lo Shakhtar ad una storica qualificazione agli ottavi.

Per questo motivo, non è stato difficile decidere di rinnovargli il contratto fino al 2024. E chissà che per l’ala esplosa sotto la guida del Gasp non arrivi anche la chiamata in Nazionale.

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