Sta per iniziare la stagione di Altri Percorsi, la rassegna della Fondazione Teatro Donizetti che porta talenti del mondo artistico mai stati prima in città o assenti da molto tempo. Sette spettacoli tra gennaio e aprile vedranno in scena i classici e le nuove proposte, tra innovazione e sperimentazione teatrale. La direzione artistica porta ancora una volta la firma di Maria Grazia Panigada, una garanzia di accurata selezione e varietà dei temi.
Si parte giovedì 30 gennaio al Teatro Sociale con “Il giardino dei ciliegi”, una rivisitazione dell’opera di Anton Čhecov, messa in scena dalla giovane compagnia Kepler-452 (Nicola Borghesi, Paola Aiello ed Enrico Baraldi). “Si tratta di uno spettacolo interessante – dice Maria Grazia Panigada – perché dimostra che quanto detto da Čhecov attraversa ancora la nostra società, attraverso la storia di due bolognesi, Giuliano e Annalisa Bianchi”. Sul palco vedremo anche la voce del gruppo Lo Stato Sociale, Lodovico “Lodo” Guenzi, che ha una formazione anche teatrale.
Altra novità in programma è “Così tanta bellezza” (13 febbraio, Teatro Sociale), scritto e diretto da Corrado Accordino, per la prima volta a Bergamo. “Uno spettacolo molto poetico, una camminata sul saper guardare alla propria esistenza e alla esistenza del mondo circostanze lasciandosi sperdere dalla semplicità e dalla bellezza”.
Torna a Bergamo Mario Perrotta con “In nome del padre” (20 febbraio, Teatro Sociale), il primo capitolo della trilogia curata assieme a Massimo Recalcati. Perrotta in scena da solo “rappresenta tre padri completamente diversi tra loro, in cui “l’esasperazione” tra i vari modi di essere padre mette in luce delle dimensioni che appartengono alla paternità contemporanea”.
Altro ritorno in programma è quello di Marta Cuscunà in scena giovedì 5 marzo al Teatro Sociale con “È bello vivere liberi”, uno spettacolo su Ondina Peteani, prima staffetta partigiana deportata ad Auschwitz. “Marta Cuscunà ha una grande capacità attoriale e una grande abilità nell’uso del teatro di figura: il risultato è uno spettacolo che parte con una vena leggera e finisce con grande emozione”.
Dopo tanti anni, Bergamo ospiterà nuovamente la compagnia Kismet con Teatri di Bari che porterà in scena al Sociale “Anfitrione” il 26 e il 27 marzo. “Amo molto la regia di Teresa Ludovico, moderna, giocata sulla dimensione del doppio attraverso l’uso degli specchi, che riflette l’inquietudine del nostro vivere contemporaneo”.
Giovedì 7 aprile sarà la volta di “Macbeth” al Creberg Teatro con la regia di Serena Sinigaglia e prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano. “È una bella lettura di Shakespeare. Fa vedere il mondo che circonda i due Macbeth come una realtà malata. In questo modo la coppia diventa meno crudele di quanto appaia”.
Chiude la rassegna “L’amore è saltimbanco”, prodotto da Stivalaccio Teatro, in scena al Teatro Sociale giovedì 23 aprile. “Li ho scelti perché gli ho travati spettacolari rispetto alla messinscena della commedia dell’arte e dell’uso del canovaccio” afferma Maria Grazia Panigada. “Ci saranno dei momenti di improvvisazione in cui lo spettacolo muta rispetto alle reazioni del pubblico”. È la storia di Romeo e Giulietta raccontata dagli artisti di strada.
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