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In 4 giorni

Viaggio a Cracovia alla scoperta della città dai tanti volti

Visitando Cracovia ho fatto la scelta giusta per svariati motivi: la moneta, per il suo cambio a nostro favore, il cibo e, ovviamente, per la storia.

Quando ho scelto Cracovia come meta aveva solo in mente di rilassarmi dal lavoro. Solo in un secondo momento ho capito di aver fatto la scelta giusta per svariati motivi: la moneta, per il suo cambio a nostro favore, il cibo e, ovviamente, per la storia.

Sono stata a Cracovia per 4 giorni, un po’ pochi per visitarla da cima a fondo, ma ho scoperto lo stesso qualcosa di questa città.

Il castello di Wawel è una delle attrazioni che spesso viene sottovalutata: l’edificio è posto su una piccola collina rialzata dove di giorno è facile prenderla come punto di riferimento ed è possibile visitare l’internoprenotando il proprio posto; la sera, invece, è illuminato e girando per le vie di Cracovia è impossibile  perdere l’orientamento proprio grazie al castello.

Il punto di ritrovo e di vita è la piazza, nonché Rynek Główny, dove sono presenti bancarelle tipiche del loro cibo durante il giorno: arrivati in piazza si nota subito una galleria dove su entrambi i lati sono presenti bancarelle. Ci troviamo al mercato del tessuto dove è possibile acquistare souvenirs di ogni tipo. In piazza, invece, ci sono banchetti con il cibo tipico cucinato al momento.

Vicino alla piazza, facilmente raggiungibile, è il quartiere ebreo anche conosciuto come Kazimierz, da cui prende il nome da Re Casimiro il Grande (colui che ha fondato il quartiere). È possibile visitare le più famose e antiche sinagoghe e, mentre si cammina nelle vie si possono notare gli stupendi murales sui muri degli edifici. Spesso per i giovani studenti mostrando la carta dell’università per entrare nei musei o nei luoghi culturali si ha uno sconto.

Ho scoperto per caso un museo di ingegneria (Muzeum Inzynierii Miejskiej) dove sono riuscita a vedere oggetti (macchine, personaggi di film e cartoni animati) costruiti con oggetti metallici. Per esempio, ho trovato la poltrona del trono di spade e non potevo non farmi una foto subito!

Auschwitz

Avendo pochi giorni a disposizione, ho escluso la visita alle miniere di sale, ma incluso Auschwitz. Consiglio di visitare il campo di concentramento con una guida: se si prenota direttamente dal sito la disponibilità è molto limitata, mentre ci sono altri tour operator che si occupano del servizio pullman dal centro di Cracovia fino ad Auschwitz, biglietti di ingresso e guida in italiano ad un prezzo ridotto. Penso che le parole per descrivere il campo di concentramento non bastino, mi ricordo che ho avuto tutto il tempo la pelle d’oca e l’odore di cenere lo percepivo nell’aria.

L’umidità che percepivo nelle ossa non l’avevo mai provata ed ero ben coperta. Nonostante far visita al campo di concentramento per vedere e capire le crudeltà che sono state commesse non sia bello, penso sia fondamentale per capire cosa l’umanità è in grado di fare perché quanto descritto e raccontato nei libri di scuola non è assolutamente paragonabile vedendolo dal vivo.

pierogi

Come città pensavo non fosse il massimo della sicurezza, ma devo ricredermi: la sera sono uscita tranquillamente con degli studenti in Erasmus conosciuti la mattina stessa e mi ha sorpreso vedere quanti giovani erano presenti nei bar e nel quartiere ebreo.

Cosa mangiare di tipico? I pierogi, dei ravioli con farcitura varia, Zapiekanka, un panino ebreo, Golabki, involtini di verza o cavolo ripieni di carne, orzo e riso.

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