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Lo scenario

Cosa succede alle gelaterie Grom? Il futuro guarda ai supermercati

Unilever cambia strategia e punta sui prodotti nella grande distribuzione. In programma altre tre dismissioni dopo le quattro del 2019. A Bergamo, al momento, non sarebbe prevista alcuna chiusura

Il ritmo di chiusura dei punti vendita è in costante crescita. Domanda: cosa sta succedendo alle gelaterie Grom? Per rispondere occorre tenere presente che dall’ottobre 2015 la società torinese (nata nel 2003 su iniziativa di Guido Martinetti e Federico Grom, con la benedizione del patron di Slow Food Carlo Petrini) è passata nelle mani di Unilever, multinazionale anglo-olandese che secondo quanto riportano diversi organi di stampa avrebbe in mente un importante cambio di strategie, puntando sulla grande distribuzione. Morale, chi vorrà un gelato Grom dovrà sempre meno cercarlo per le strade dei centri storici, e sempre di più tra i barattoli nei frigoriferi dei supermercati.

L’ultima chiusura in ordine di tempo riguarda la storica location di via Cernaia a Torino, ma nel 2019 sono state quattro le chiusure, mentre altre tre sono previste nel primo trimestre del 2020. A Bergamo, un punto vendita Grom è presente lungo viale Papa Giovanni, in pieno centro città: stando a quanto appreso da Bergamonews, al momento, non sarebbe prevista alcuna chiusura. Anche perché – va chiarito – le circa 40 gelaterie sparse in tutt’Italia non saranno smantellate, semplicemente “riorganizzate”, puntando anche su altri canali di vendita, come precisa in una nota la stessa azienda.

“Negli ultimi anni – spiega Unilever – c’è stata un’evoluzione del modello di business e una visione proiettata sul medio e lungo periodo, che tiene conto di nuove opportunità, di nuovi canali e di nuovi modelli di acquisto e consumo: alle gelaterie, che diventano così il cuore di un ecosistema, Grom affianca il canale on the go con chioschi o biciclette gelato, la grande distribuzione, i bar e il canale direct to consumer, con una strategia multicanale a supporto del piano di crescita del brand. Abbiamo ristrutturato alcune gelaterie in Italia e stiamo valutando una nuova apertura sul territorio. L’Italia è il primo mercato per Grom – sottolinea l’azienda – e continua a rimanere un paese strategico. Lo scopo è accelerare la crescita che, in ogni caso, ha raggiunto dal 2015 al 2019 un complessivo +46,7%, dato comprensivo di tutti i paesi e tutti i canali”.

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