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Mercato in via Spino, ambulanti tiepidi sulla nuova soluzione: “Poco di passaggio” fotogallery

Lunedì 20 gennaio è stato il giorno del debutto per la nuova area mercatale: tra i banchi serpeggia un po' di delusione ma c'è anche chi esprime molta fiducia.

Via Spino è la nuova casa del mercato del lunedì a Bergamo: i 200 ambulanti che hanno traslocato dalla Malpensata (i primi, a fine novembre, erano stati già spostati in Piazzale Alpini) sono arrivati all’alba di lunedì 20 gennaio nell’area scelta dal Comune che per il resto della settimane rimane un enorme parcheggio gratuito.

Per facilitare l’arrivo dei clienti, è stato istituito un servizio gratuito di bus navetta fino al 9 marzo, dalle 7.30 alle 12.30: si parte, ogni 20 minuti, dalla Malpensata. Anche le corse della linea 6 di Atb modificano leggermente il proprio percorso per avvicinarsi alla nuova area mercatale tutti i lunedì fino alle 13.

Facilitazioni che non lasciano comunque tranquilli alcuni ambulanti, poco soddisfatti dalla nuova sistemazione: “La mia famiglia viene a Bergamo da oltre 60 anni, prima con mio nonno e poi con mio padre – spiega Flavio Steibel, da Gessate, che gestisce un’attività di vendita di baccalà, acciughe e frutta secca varia – Ci trovavamo molto bene al piazzale della Malpensata, luogo di passaggio e molto vicino al centro città. Anche chi non era diretto al mercato, in una bella giornata, si faceva volentieri due passi tra i banchi prima di andare al lavoro. Qui in via Spino siamo molto fuori e l’inizio non è promettente: il nostro lavoro dipende molto dalle prime ore del mattino e alla Malpensata ce n’era molto. Qui siamo un po’ preoccupati, non c’è molto parcheggio e la zona è quasi esclusivamente di capannoni. Un’altra cosa che non mi piace sono i bagni: ce n’è solo uno per tutti e 200 i banchi. Prima, coi tanti bar che c’erano attorno alla vecchia area mercatale, era più dignitoso”.

Il nuovo mercato in via Spino
Flavio Steibel

Dello stesso avviso anche Pierluigi Ferrari, da Ciserano, che a un paio di ore dal suo arrivo ancora non aveva battuto uno scontrino al suo banco di alimentari: “Dagli anni sessanta facciamo il mercato – spiega – e questa soluzione è molto deludente. Qui siamo troppo fuori dalla città: da un lato si fa di tutto per portare la gente in centro e dall’altro si sposta il mercato ai margini? Mi sembra un po’ ridicolo che per allargare un parco si sia fatto traslocare un mercato storico”.

C’è chi preferisce aspettare prima di dare un giudizio definitivo, convinto che alla fine, anche se ci vorrà tempo, una volta che i bergamaschi ci avranno fatto l’abitudine anche il mercato di via Spino funzionerà.

È il caso di una coppia di coniugi che ogni lunedì, da 33 anni, arriva da Pozzuolo Martesana: “Per ora è tutto un’incognita – sottolineano – L’organizzazione ci sembra buona, gli spazi più ampi. Vedremo se arriverà gente anche qui, è ancora presto per dire se ci sarà più o meno gente rispetto alla vecchia sistemazione”.

Ancora in dubbio, ma fiducioso, Kamal, che fa mercati dal 2010 con il suo banco principalmente di biancheria intima: “Non so dire se via Spino è meglio o peggio della Malpensata ma speriamo vada bene. Posso dire che mi trovo bene anche se per ora ho visto poca gente”.

C’è anche chi, infine, è soddisfatto dell’area di via Spino: “È chiaro che dopo tantissimi anni in Malpensata la gente si dovrà abituare e organizzare diversamente per arrivare al mercato – spiega Emilia, da Ponte San Pietro, da 16 anni a Bergamo con un banco di filati di ogni genere – Mi piace l’idea del bus navetta che porta qui la gente, è una buona soluzione. Guardando agli spazi credo si stia più comodo, siamo più larghi. Sono sicura che chi vorrà venire al mercato troverà la soluzione migliore per arrivarci”.

Il nuovo mercato in via Spino
La signora Emilia e il suo banco di filati
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