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Il lutto

Si è spento a 65 anni Claudio Ongaro, ex segretario cittadino dei DS

Il ricordo di Elena Carnevali, Maurizio Martina e Gian Gabriele Vertova: "Ha sempre anteposto il progetto collettivo alle ambizioni personali, ci mancherà tanto".

Bergamo e la politica bergamasca piangono Claudio Ongaro: l’insegnante, exsegretario dei Democratici di Sinistra si è spento sabato 18 gennaio all’età di 65 anni, compiuti a fine dicembre, vinto da un male incurabile.

“Claudio Ongaro è stato un militante e un dirigente della sinistra bergamasca colto, appassionato, generoso – lo ricordano Elena Carnevali e Maurizio Martina -. Ha sempre anteposto il progetto collettivo alle ambizioni personali. Lo ricordiamo in particolare negli anni alla guida della nostra esperienza in città e fu proprio lui a insegnare molto a noi nelle tante ore passate insieme a lavorare nella sede storica di via d’Alzano, senza tralasciare il comune tifo sfegatato per l’Atalanta. Claudio era sempre alla ricerca della possibilità di allargare il campo, di coinvolgere nuove energie, di aprirsi mantenendo un solido ancoraggio ai nostri valori di riferimento. Fu protagonista in particolare del progetto civico che ci portò alla guida della città con Guido Vicentini mentre non lo aveva convinto fino in fondo l’esperienza del Partito Democratico. Univa sempre la sua passione per la politica e per le ragioni della sinistra all’altra grande passione che era il suo lavoro di insegnante. Era davvero una bella persona e ci mancherà tanto”.

“Di lui ricordo la grande generosità del suo impegno a livello politico – aggiunge l’ex vicesindaco di Bergamo e assessore alla cultura, servizi educativi e politiche giovanili dal 1995 al 1999 Gian Gabriele Vertova È sempre stato molto apprezzato per il suo equilibrio, per l’attenzione alle diverse posizioni, per la capacità di fare sintesi e l’intelligenza nel saper cogliere le cose importanti lasciando perdere le sciocchezze. È sempre stato molto rispettoso delle diverse personalità e a livello politico non ha mai anteposto le ambizioni personali ai contenuti”.

E prosegue: “Claudio è stato un bravo insegnante, al Natta: lo è stato per la sua capacità di ascolto e attenzione verso chiunque si trovasse di fronte, oltre a essere molto competente. Credo che se ne avesse avuto occasione, avrebbe potuto ricoprire molto bene incarichi a livello amministrativo: ma è sempre stato un uomo discreto, fedele al suo ruolo di segretario di partito capace di costruire risposte ai problemi concreti. Nelle mie esperienze in Comune, da vicesindaco e da consigliere, è sempre stato per me supporto serio e impegnato: cercava consenso non a priori ma attorno ai contenuti. Una figura dalla quale dovrebbero imparare certe personalità politiche attuali, più attente all’affermazione personale”.

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