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L’omaggio

Giorgio Gori ad Hammamet per Craxi, a titolo personale ma non troppo

Il primo cittadino di Bergamo già nei giorni precedenti in un lungo intervento sul Foglio aveva spiegato il proprio punto di vista sul leader del Psi morto in Tunisia

Giorgio Gori ad Hammamet, venerdì 17 gennaio, per l’avvio della tre giorni di celebrazioni del ventennale della morte di Bettino Craxi a cui partecipano circa 600 persone.

A titolo personale, non in rappresentanza del Partito Democratico,  come scrive il Corriere della Sera: “Sono qui a titolo personale, perché mi scocciava molto lasciare questa celebrazione ai politici di centrodestra. Non si buttano via le luci perché ci sono delle ombre”.

Anche se nelle dichiarazioni alla Repubblica aveva fatto un passo in più: “Ma io sono qui non da amico di Stefania da 30 anni, tantomeno da reduce del Psi. Sono qui come sindaco del Partito democratico”.

Ed è certo in veste di sindaco che ha scambiato il gagliardetto del Comune di Bergamo con quello del primo cittadino di Hammamet.

Insomma, a titolo personale che è anche politico nonostante il Pd, al contrario di altri partiti, come Forza Italia e anche la Lega, non abbia partecipato alle commemorazioni e alle riabilitazioni.

Ma il primo cittadino di Bergamo già nei giorni precedenti in un lungo intervento sul Foglio aveva spiegato il proprio punto di vista sul leader socialista morto in Tunisia, dove non c’era l’estradizione e dove si era ritirato,  con due condanne in giudicato per finanziamento illecito ai partiti e corruzione.

“Ha commesso errori, ma non si cancella così un pezzo importante della storia della sinistra e del nostro Paese” ha scritto Giorgio Gori, convinto che “su tanti temi politici avesse ragione lui e Berlinguer torto”.

E sottolineando infine come anche il Pd gli sia debitore.

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