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Proposto da lega e centrodestra

La Corte Costituzionale boccia il referendum leghista sulla legge elettorale

Salvini: "È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende: Pd e 5stelle sono e restano attaccati alle poltrone

La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile, bocciandolo, il quesito referendario proposto dalla Lega.

Ha cioè detto no dopo otto ore di camera di Consiglio al referendum sulla legge elettorale – promosso da 8 consigli regionali guidati dal centrodestra – per trasformare in un maggioritario puro l’attuale sistema con l’abrogazione delle norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi.

In via preventiva la corte ha anche bocciato il conflitto di attribuzione che 7 regioni su otto avevano presentato il 7 gennaio.

Perché la bocciatura? Perché il quesito leghista avrebbe lasciato sul campo una legge con cui non sarebbe stato possibile votare subito. Cioè una legge elettorale inapplicabile.

La decisione non è piaciuta per niente a Matteo Salvini: “È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende: Pd e 5stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo”.

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