Clamoroso a Busto Arsizio: a quarantuno anni e tre mesi dopo aver annunciato il proprio ritiro dall’attività agonistica, Francesca Piccinini è una nuova giocatrice della Unet e-work, attualmente seconda forza del campionato di A1 di volley.
Anche in maglia biancorossa la schiacciatrice toscana vestirà il numero che da sempre la accompagna e con la quale è diventata un’icona della pallavolo italiana: il 12.
Decisiva, forse, per la sua scelta la presenza in panchina di coach Stefano Lavarini, con il quale ha già lavorato e vinto uno scudetto in maglia Foppapedretti Bergamo nella stagione 2010-2011.
Dopo aver vinto la Champions League, la sua settima, con Novara aveva messo la parola fine alla sua straordinaria carriera, iniziata nel 1993 a 14 anni con la Teodora Ravenna: poi l’incredibile ripensamento, del quale si vociferava già da settimane, e la firma sul contratto con la società bustocca.
“Ho grandi obiettivi e stimoli – ha dichiarato al sito ufficiale della società – L’entusiasmo è quello della ragazzina che esordì in Serie A a 14 anni. Sono pronta ad accogliere questa sfida insieme a un club che ho sempre stimato molto. Ci divertiremo, ve lo prometto!”.
Inizia, dunque, un nuovo straordinario capitolo della vita professionale di Francesca Piccinini che, tra club e nazionale, ha vinto tutto il possibile e ha scritto la storia del Volley Bergamo: in maglia rossoblu, targata Foppapedretti, ha giocato per 13 anni portando la società nell’élite del volley italiano ed europeo.
A Bergamo quel numero 12 sarà sempre e solo il suo: il presidente Luciano Bonetti, infatti, decise di ritirarlo nel gennaio 2013, alla vigilia del primo incrocio da avversari all’allora PalaNorda.
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