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Centro Implantologico Tramonte

Tramonte

Diabete e implantologia dentale: due realtà incompatibili?

Il dottor Silvano U. Tramonte, anima dei Centri Implantologici Tramonte, spiega che l’implantologia dentale è la risposta per chi vuole risolvere il problema dei denti mancanti anche per chi soffre di diabete

Oggi l’implantologia dentale è la risposta per chi vuole risolvere il problema dei denti mancanti. Ma chi soffre di diabete può scegliere questa soluzione? Per il dottor Silvano U. Tramonte, implantologo di fama mondiale e anima dei Centri Implantologici Tramonte, assolutamente sì. Anzi, mai come oggi, questa disciplina medica, fiore all’occhiello degli studi che ha fondato nella Villa Moroni di Stezzano e in Piazza Castello a Milano, trova ragion d’essere anche nei casi clinici più complicati, come quelli dei pazienti affetti da diabete.

Abbiamo chiesto al dottor Tramonte se diabete e implantologia sono due realtà compatibili e lui ha riposto che: “Bisogna partire dal presupposto che diabete e denti, binomio che potrebbe sembrare fuori luogo, non sono poi due realtà mediche così lontane. La connessione, infatti, è piuttosto stretta ed è fondamentale considerarla sia in caso di presenza della malattia sia di prevenzione della stessa. Da sempre, i Centri Implantologici Tramonte di Milano e Stezzano operano per restituire ai pazienti un sorriso sano e bello grazie all’implantologia a carico immediato, facendo affidamento sulla professionalità di lungo corso, su una competenza storica con la materia e sulla ricerca continua. Per chi ha perso uno o più denti oppure li sta perdendo, sapere che c’è una tecnica che permette di recuperarli in modo rapido e indolore è un ottimo motivo per non perdere le speranze. E questo vale anche e soprattutto quando il quadro clinico è particolarmente compromesso”.

Il dottor Tramonte ci ha anche indicato la tecnica più adatta, tra quelle implantologiche.

“Sto parlando dell’implantologia a carico immediato, una tecnica nata e sviluppata in Italia e diffusa in tutto il mondo, affinata in oltre 50 anni di studi e ricerche e volta a risolvere problemi che sembravano non avere soluzione. Quella praticata nei Centri che portano il mio nome, a Villa Moroni e in Piazza Castello, è un’implantologia versatile, che spesso si modella sul singolo caso clinico”.

Quindi un’implantologia che si può applicare anche su quadri clinici complessi: “Si sposa perfettamente con quadri clinici complessi: cardiopatie gravi, insufficienze ossee e anche casi di diabete. In particolare, per i diabetici, il grosso vantaggio dell’implantologia a carico immediato di scuola italiana rispetto a quella tradizionale è quello di inserire gli impianti attraverso dei fori piccolissimi, praticati nella mucosa e nell’osso. Le ridottissime dimensioni del foro consentono una più facile cicatrizzazione e tempi di recupero più rapidi. Ed è tutto finito così, senza quasi bisogno di punti e altri interventi”.

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Ma quali sono i benefici e i vantaggi per il paziente portati dall’implantologia? Anche su questo il dottor Tramonte ci ha risposto esaurientemente.

“I benefici di questa pratica medica sono molteplici: l’immediato posizionamento della protesi sugli impianti, il fatto che è una tecnica che tutela la salute globale della persona e che ne salvaguarda anche l’aspetto estetico, gli interventi mini-invasivi in anestesia locale senza che la gengiva venga tagliata, con tempi rapidi di recupero post intervento e, soprattutto, il grosso vantaggio di poter uscire dai Centri già con denti provvisori fissi sugli impianti al termine della seduta chirurgica e di tornare immediatamente a masticare, seppur con qualche limitazione. Mi sento quindi di rassicurare i pazienti affetti da questa patologia nel dire che la chirurgia orale non rappresenta un’assoluta controindicazione per i diabetici anzi, al contrario, è utile perché in certi casi permette di eliminare fattori di rischio come le radici infette o di evitare interventi paradontali quando l’igiene orale è molto compromessa o ancora per ridurre la presenza batterica nel cavo orale”.

La cura della malattia è quindi totalmente compatibile con un intervento implantologico: “Il diabete non deve spaventare né il paziente né il medico se, ovviamente, tenuto sotto controllo. Chi si affida alle nostre cure può infatti tranquillamente sottoporsi a un intervento senza nessuna preoccupazione purché la malattia sia monitorata da una cura farmacologica. È anche fondamentale, per una buona riuscita dell’intervento e per evitare complicazioni e ansia e dolore da parte del paziente, svolgere un’approfondita visita per fotografare la situazione e una buona preparazione all’intervento accompagnata, magari, da una terapia farmacologica di supporto”.

Ci sono alcune tappe preparatorie da percorrere prima di effettuare l’intervento: “Prima di eseguire l’intervento è necessario che vengano prese le impronte dentali, vengano effettuate una radiografia panoramica e una tac dentale che permettono al medico di verificare la quantità e qualità dell’osso disponibile e, infine, si svolga una valutazione di specifici esami del sangue e delle urine. Prima di ogni intervento, ogni paziente è sottoposto a una serie di accurati e approfonditi esami, a maggior ragione chi presenta particolari patologie. In questi casi, infatti, i professionisti del Centro si coordinano con gli specialisti che si prendono cura della situazione clinica del paziente per costruire, insieme, il miglior percorso medico possibile”.

 

Foto di Federico Buscarino

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