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Le risorse

Comuni bergamaschi penalizzati: quasi due milioni in meno dal fondo di solidarietà

In provincia solo 66 Comuni su 243 non hanno visto una riduzione della quota a loro destinata: i casi opposti di Osio Sotto e del capoluogo.

Dai 92.651.993,87 euro del 2019 ai 90.795.527, 39 del 2020: il Fondo di solidarietà comunale riserva una brutta sorpresa per le amministrazioni della provincia di Bergamo che si trovano tra le mani quasi due milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno.

Istituito nel 2013, è uno strumento di perequazione fiscale nato per assicurare una distribuzione equa delle risorse: tutti i Comuni partecipano alla sua alimentazione, con una quota pari al 22,43% del gettito Imu standard, e le risorse vengono poi destinate alle amministrazioni in base alla spesa storica da un lato e dall'altro in base ai fabbisogni standard e alle capacità fiscali.

Fondi importanti, in molti casi, per i bilanci comunali ed è ovvio che una riduzione degli stessi non può far piacere, per usare un eufemismo.

Dei 243 Comuni Bergamaschi, solo 66 possono sorridere: per loro il Fondo di solidarietà comunale ha avuto un miglioramento dal 2019 al 2020 (anche se tra questi c'è chi ha un saldo netto negativo).

Tra tutti, il più felice è Corrado Quarti, sindaco di Osio Sotto, che è passato dai 956.823 euro dello scorso anno a 1.034.252 euro di quest'anno, per un saldo positivo di 77.429 euro: “È una manna dal cielo – commenta – Sono risorse ovviamente importanti, vanno tutte sulla parte corrente del bilancio comunale e ci danno modo di dare seguito ai servizi che eroghiamo. Inizialmente avevamo messo a bilancio la stessa entità dello scorso anno, questo plus di quasi 80mila euro ci permette di fare di più. Ora con la giunta vedremo come impiegarle”.

Dall'altro lato della classifica, il Comune di Bergamo: i 10.488.504 euro del 2020 sono ben 417.531 in meno rispetto a quanto trasferito dallo Stato nel 2019.

“Ovviamente non può far piacere, e non ci aspettavamo una riduzione di questa misura – spiega il vicesindaco e assessore al Bilancio Sergio GandiCiò che ci penalizza nel calcolo del fondo è il rapporto tra standard e capacità fiscale. Speriamo che i 100 milioni che il Governo ha messo a disposizione nella Legge di Stabilità 2020 possa compensare un po' questo dato negativo: mi auguro che si facciano carico di quei Comuni che hanno avuto i tagli più consistenti”.

La stessa speranza espressa dal sindaco di Scanzorosciate e segretario provinciale del Partito Democratico Davide Casati: “Per come era stata impostata la Legge di Stabilità dello scorso anno ce lo potevamo aspettare – ammette – Come sindaco di Scanzorosciate, di certo, non credevo però di avere oltre 20mila euro in meno rispetto al 2019. Non so se la pezza che il Governo ha provato a metterci basterà: se così non fosse chiederò un ulteriore sforzo ai nostri rappresentanti in Parlamento. I tagli ai Comuni virtuosi non piacciono mai ma prima di dare un giudizio di merito definitivo attendo di saperne di più dal viceministro all'Economia Antonio Misiani che incontrerà noi sindaci di centrosinistra il prossimo 27 gennaio proprio per affrontare il tema”.

Malumori anche in casa Lega, con il responsabile Enti locali e sindaco di Chiuduno Stefano Locatelli che commenta amareggiato: “Vediamo come verranno ripartiti quei 100 milioni ma è impossibile nascondere il peggioramento del Fondo, sono aumentati i Comuni che hanno subito tagli. Dispiace sottolineare come i Comuni siano visti come la cassaforte dello Stato e vengono colpiti sempre i più virtuosi. Così non incentivano di certo ad esserlo: speriamo almeno ne tengano conto quando si tratterà di compensare i tagli”.

Tra i sindaci più arrabbiati c'è Roberto Scarpellini, primo cittadino di Bagnatica, che sulla questione della riduzione del Fondo di solidarietà comunale ha scritto anche ad Anci nazionale e Lombardia: “Dal 2017 al 2020 abbiamo avuto una riduzione di 118.455,79 euro – sottolinea – Per la dimensione del mio Comune l'entità complessiva di questo taglio rappresenta il 4% dell'intera spesa corrente e supera ampiamente la cifra del capitolo a bilancio previsionale 2020 destinata all'assistenza scolastica dei bambini con problematiche di apprendimento. I tagli sono stati comprensibili e giustificabili in situazioni di emergenza nazionale ma in questa fase storica i tagli si configurano come una redistribuzione del fondo sulla base di meccanismi poco trasparenti e che comunque sfuggono alla comprensione degli amministratori locali. La riduzione del trasferimento è tanto più odiosa per la tempistica di attuazione, in ragione della già avvenuta approvazione del nostro bilancio previsionale 2020 nei termini previsti dalla legge. Mi domando retoricamente se essere virtuosi serva a qualche cosa in questa nazione”.

Nella mappa qui sotto tutti i dati relativi al Fondo di solidarietà 2020: in azzurro i Comuni che hanno registrato un miglioramento rispetto allo scorso anno. Scegli il tuo Comune dalla lista o scorri col mouse sopra la cartina per scoprire il Fondo di solidarietà 2019, il Fondo di solidarietà 2020 e la differenza anno su anno.

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