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Da zingonia

Gasperini non teme la capolista Inter: “Loro da scudetto, per l’Atalanta un test importante”

Il tecnico alla vigilia del big-match: "Conte sta facendo un lavoro straordinario, questo confronto ci dirà quanto siamo vicini o lontani ai piani altissimi"

La sfida a un Inter “che merita di puntare allo scudetto”, il ritorno in uno stadio “dove abbiamo buoni ricordi”, due modi diversi di interpretare il calcio “ma una squadra deve saper giocare in tanti modi”, Zapata che sta ritrovando la condizione “e domani, a Firenze o con la Spal metterà altri minuti nelle gambe”: un Gian Piero Gasperini sereno alla vigilia della partita con l’Inter.

Inutile chiedergli se giocherà col ‘falso nueve’ o la formazione che ha battuto il Milan: sorride e passa alla prossima domanda.

Sfida scudetto? Qualcuno l’ha scritto anche per l’Atalanta, per l’anno prossimo. “L’Inter sicuramente punta allo scudetto, con grande merito di Conte, sono primi e hanno fatto tanti punti. Merita di competere dopo 18 partite, è candidata a lottare con la Juve e strada facendo ha acquisito molta più credibilità. Noi giochiamo il nostro campionato, l’obiettivo è l’Europa e quindi finire un girone di andata molto positivo per la classifica. E quindi confrontarci con l’Inter per vedere quanto siamo vicini o lontani”.

La differenza rispetto a queste squadre è nel cinismo? “Inter e Atalanta sono squadre molto diverse, non ci sono paragoni, ci sono 11 punti di differenza e l’Inter ha vinto partite in più come del resto ha fatto la Juve o la stessa Lazio. Noi siamo molti soddisfatti di dove siamo e vogliamo dimostrare che contro i migliori ci siamo”.

Peseranno le loro assenze? “Non mi sembrano così… Mi pare che possano sopperire con una rosa di buon livello, non mi sembra una squadra in emergenza. Ogni partita è diversa, ha le sue difficolta e l’Inter è forte per cui servirà un livello molto alto di attenzione, di qualità di gioco”.

Loro hanno la difesa più forte del campionato, l’Atalanta viene da due 5-0 senza subire gol. “Noi siamo diventati solidi strada facendo, ci capitava di prendere gol un po’ strani. L’Inter ha preso meno gol ma è anche tra quelle che ha fatto più gol. Sono due squadre con moduli simili ma un modo diverso di interpretare, poi tutti sperano che quelle davanti possano avere qualche intoppo e magari fanno il tifo per l’Atalanta. Ma noi pensiamo al nostro campionato e alla nostra classifica da consolidare. Se può esserci qualche paragone con la partita che abbiamo giocato contro la Juve? Bisogna vedere in gara, abbiamo qualche soluzione e l’ideale è avere sempre qualche alternativa durante la gara oltre che tenere la loro forza d’urto all’inizio”.

Arriva Caldara… “Su Caldara aspettiamo l’ufficialità”.

E Zapata? “Ha recuperato, ha fatto uno spezzone di partita e adesso abbiamo la possibilità di rivederlo, ci sono tante partite da giocare”.

Il ritorno a San Siro sarà diverso dal passato? “Probabilmente si, abbiamo fatto tre partite di Champions, è un campo che riconosciamo meglio e certo ci saranno 70mila persone, però l’impatto con il campo almeno ci porta qualche buon ricordo”.

Ha visto il Valencia? “Ho visto il Barcellona (ride). In realtà ho guardato molto l’Inter. Poi adesso al Valencia mancano alcuni giocatori, lo studieremo più avanti”.

Infine la polemica sul contropiede… Gasp la liquida con una battuta: “Se fa gol in contropiede non vale… Comunque va bene tutto, una squadra deve saper giocare in tanti modi. Ma con la confidenza che ho con Antonio (quando Conte tornava a giocare dopo un infortunio nella Juve andava con Gasp nella sua Primavera, ndr) posso anche scherzarci sopra”.

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