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Dall'1 al 4 gennaio

Nate 70 nuove imprese: nessuno come Bergamo nella prima settimana del 2020

Circa il 6% delle imprese registrate alle Camere di Commercio dall'1 al 4 gennaio si trovano in provincia di Bergamo: superate Brescia e Roma.

Settanta delle 1.250 nuove imprese italiane nate dall’1 al 4 gennaio si sono registrate alla Camera di Commercio di Bergamo: nessuna provincia fa meglio.

É quanto emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del registro delle imprese relativo alle attività iscritte nei primi giorni dell’anno tra attive e inattive, aggiornato al 4 gennaio 2020.

Dal commercio online di calzature di Bergamo a quello di antiquariato e mobili usati di Brescia, dai servizi di cura per animali da compagnia di Roma all’erboristeria di Cuneo, dalla trattoria di Bari alla fabbricazione di sonde di temperatura e strumenti da disegno di Milano.

Sono queste le province dove sono state presentate più domande di iscrizione da inizio anno. Ma c’è anche chi fabbrica fisarmoniche o accessori per strumenti musicali ad Ancona, chi offre corsi e laboratori artistici terapeutici ad Alessandria, servizi di idromassaggio e sauna finlandese a Pordenone, di falegnameria a Reggio Calabria o autolavaggio a Siracusa.

Da Capodanno al 4 gennaio in Italia sono nate 1.250 imprese, una su cinque in Lombardia (241 pari a una sessantina al giorno). Il 6% ha aperto a Bergamo, il 5% a Brescia e Roma, il 4% a Cuneo, Bari e Milano.

In Italia (secondo i codici di attività dichiarati dalle attive) prevalgono le imprese in commercio al dettaglio (20,8% del totale), alloggio e ristorazione (13%), settore manifatturiero e servizi alla persona (entrambi al 12%), costruzioni e commercio all’ingrosso (10%). In Lombardia il commercio al dettaglio rappresenta il 23% delle start up, i servizi alla persona il 14,5%, il manifatturiero il 13,7%, la ristorazione l’11%.

Dopo Bergamo (che rappresenta il 29% delle nuove nate in regione), in Lombardia si piazzano Brescia con 66 imprese e Milano con 45: staccate tutte le altre, con le 11 di Varese e le 9 di Cremona, Lecco e Pavia. Nessuna nuova impresa a Lodi.

Bergamo e Brescia occupano i primi due posti anche della classifica nazionale, relegando al terzo gradino del podio Roma (58 nuove imprese): seguono Cuneo e Bari, Milano è solo sesta.

MALANCHINI (LEGA): “MOLTO ORGOGLIOSO PER QUESTO PRIMATO”
“Sono molto orgoglioso che la Bergamasca apra il 2020 con questo importante primato: nei primi quattro giorni dell’anno, infatti,  il maggior numero di nuove imprese in Italia sono state aperte proprio nella nostra provincia. I bergamaschi non si smentiscono: spirito imprenditoriale e laboriosità sono caratteristiche che fanno sì che il nostro territorio sia uno dei più vivaci dal punto di vista dell’impresa. In questi primi giorni dell’anno sono nate 70 nuove ditte, contro le 66 a Brescia,  le 58 di Roma e le 45 di Milano”. Così Giovanni Malanchini, Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia commenta i risultati emersi dall’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del registro delle imprese. “Parte del merito – commenta – va anche all’istituzione regionale, costantemente impegnata a favorire e stimolare l’imprenditorialità lombarda, attraverso il sostegno per l’avvio e il consolidamento di nuove realtà imprenditoriali o professionali con finanziamenti e una riduzione della burocrazia”.

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