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La decisione

Morte Astori, si allungano i tempi del processo: disposta la quarta perizia

Il gup non ha probabilmente ritenuto soddisfacenti le precedenti tre, presentate da procura, difesa e parte civile.

Una nuova perizia, la quarta, sul corpo di Davide Astori: l’ha disposta il gup Angelo Antonio Pezzuti, che nominerà i nuovi periti e affiderà l’incarico il prossimo 17 febbraio.

Si allungano dunque i tempi del processo a carico del professor Giorgio Galanti, unico imputato per la morte del calciatore bergamasco: dal momento del conferimento dell’incarico passeranno infatti almeno due o tre mesi per poter avere dei risultati.

La nuova perizia seguirà quelle della procura, della difesa e della parte civile, ovvero dei familiari di Astori: nessuna delle 3, probabilmente, ha convinto il giudice.

Per la procura di Firenze Davide Astori sarebbe morto a causa della mancata diagnosi di una cardiomiopatia aritmogena diventricolare: fosse arrivata in tempo, secondo il pm Antonino Nastasi, il calciatore si sarebbe potuto salvare. Invece, sempre secondo la procura, i medici rilasciarono i certificati di idoneità alla pratica dello sport agonistico “nonostante fossero emerse, nelle prove da sforzo, aritmie cardiache che avrebbero dovuto indurre i medici a effettuare accertamenti diagnostici più approfonditi al fine di escludere una cardiopatia organica o una sindrome aritmogena”.

 Per la difesa, invece, il professor Galanti, che sarà processato con rito abbreviato, avrebbe agito in modo corretto. 

La sentenza a questo punto slitta a primavera.

 

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