Il giornalista bergamasco Paolo Berizzi, cronista di punta di Repubblica per la quale si occupa da tempo di inchieste soprattutto legate alla rinascita del fascismo violento e del neonazismo in Italia, ritratto in una immagine a sfondo rosso con la scritta “Brigate Rosse” con un bavaglio. Una immagine inquietante che ci porta indietro ai tempi del terrorismo violento: l’ha pubblicata il Secolo d’Italia a corredo di un articolo del direttore Francesco Storace dedicato alla rubrica “Pietre” di Berizzi, giornalista, ricordiamo, sotto scorta.
La foto sta scatenando i social in questi giorni anche se è stata pubblicata a novembre, quando la rubrica che ogni giorno mostra un episodio di razzismo, xenofobia o antisemitismo ha preso il via.
“Chi viene dalla tradizione fascista usa sempre questi metodi intimidatori – attacca il Pd Emanuele Fiano – L’idea è che chi non la pensa come loro, debba avere la bocca chiusa. Intollerabile”. Solidarietà anche dall’Anpi, attraverso il segretario provinciale di Milano: “È un attacco ignobile”.
E il Comitato di redazione di Repubblica esprime solidarietà al collega: “Ancora una volta Paolo Berizzi è stato insultato e minacciato. La direzione, il Cdr e la redazione di Repubblica gli sono vicini sapendo che Paolo non si lascerà di certo intimidire da chi non gradisce e anzi ha paura del suo lavoro”.
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