La prima pizza, tra le più amate dai bergamaschi, l’hanno sfornata nell’ormai lontano 1982. Trentotto anni dopo, la pizzeria 900, storico locale della famiglia Mansi, si prepara a chiudere e a cambiare gestione. A febbraio, infatti, subentrerà l’imprenditore Adriano Strati.
L’attività è stata rilevata dal 38enne gestore (e socio) della Trattoria Caprese di via Piccinini, a Bergamo. Il nuovo ristorante, che aprirà tra un paio di mesi dopo una ristrutturazione dei locali, si chiamerà 900 Strati e seguirà il lavoro fatto in questi 38 anni dal pizzaiolo campano.
Quella che ha portato alla cessione è stata una decisione sofferta ma obbligata: “Le forze non sono più quelle di una volta” ammette il titolare Claudio Mansi, 69 anni, originario di Ravello, sulla Costiera Amalfitana.
Di gente, alla pizzeria 900, ne è passata davvero tanta. E tanta è stata la commozione che si è respirata lunedì 23 dicembre, durante l’ultimo servizio: “I clienti storici, quelli che hanno mangiato per anni alla 900, mi hanno regalato una targa in vetro con scritto ‘Ogni pizza è un capolavoro’ – racconta commosso Mansi -. In molti sono venuti a salutarci, è stato davvero bello vedere tanto affetto nei nostri confronti”.
“Da quando ho iniziato a fare la pizza, nel 1966, non ho mai cambiato il mio stile – ci tiene a sottolineare lo storico pizzaiolo campano -. Non ho mai ceduto alle mode passeggere, non mi sono mai snaturato. E, a quanto pare, i clienti l’hanno notato”.
Dalla top model Bianca Balti ai calciatori di Atalanta e Milan, sono stati tanti anche i vip che si sono seduti ai tavoli della 900.
Negli aneddoti che Claudio Mansi non si scorderà mai in 38 anni di attività c’è un cliente non proprio desiderato: “Avevamo aperto da pochi mesi quando un ladro, una notte, entrò nel locale – ricorda -. Non c’era molto da rubare, così si concentrò su una forma di Grana Padano. Prima di uscire, però, pensò bene di scolarsi un’intera bottiglia di whisky: lo trovai addormentato la mattina dopo, quando andai ad aprire la pizzeria. Venne arrestato dai carabinieri”.
E ora, che vita sarà quella da pensionato di Claudio Mansi? “Mi riposerò e penserò alla mia famiglia, ai miei figli e ai miei nipotini – risponde sicuro -. E resterò a vivere a Bergamo, città che ormai sento mia”.
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