Confartigianato Imprese Bergamo esprime apprezzamento e soddisfazione per l’intenzione del Parlamento di abrogare lo sconto in fattura per gli interventi relativi a ecobonus e sisma-bonus previsto dall’articolo 10 Decreto Crescita.
In questi mesi l’organizzazione si è battuta per chiedere l’eliminazione di questa misura che avrebbe escluso dal mercato migliaia di piccole imprese del “sistema casa” dei settori costruzioni, installazione di impianti, serramenti, ecc..
Le ragioni erano state condivise anche dall’Autorità Antitrust che è intervenuta nei confronti del Governo e del Parlamento proprio per chiedere modifiche all’articolo 10 del Decreto Crescita.
L’abrogazione dei commi 1,2,3 e 3-ter dell’articolo 10 del Decreto Crescita che prevedono lo sconto immediato in fattura per gli interventi relativi a ecobonus e sisma-bonus è disposta da un emendamento alla manovra presentato da Forza Italia e approvato dalla Commissione Bilancio del Senato. Ma analoghi emendamenti soppressivi sono stati presentati da tutti i Gruppi parlamentari: la volontà di cancellare la misura del Decreto Crescita è stata quindi unanimemente condivisa.
Grazie all’intenso impegno di Confartigianato il Parlamento ha quindi compreso le ragioni delle imprese e la necessità di ristabilire nel mercato condizioni di concorrenza corrette che non penalizzino gli artigiani e le piccole imprese.
Secondo Confartigianato, infatti, con l’applicazione dello sconto in fattura, in 5 anni le piccole imprese del “sistema casa” (costruzioni, installazione impianti, serramenti) avrebbero registrato riduzioni dal 37% al 58% del fatturato sul segmento interessato dalle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica.
L’abrogazione dello sconto in fattura, se verrà convertita in legge, consentirà di restituire equilibrio ed efficacia ad un sistema di incentivi che rappresenta un valido strumento per la riqualificazione energetica e la sostenibilità del patrimonio immobiliare e per il rilancio del settore costruzioni.
© Riproduzione riservata
commenta