Più Malinovskyi che Gomez (il Papu deve ancora smaltire una forte contusione subita a Brescia), qualche acciacco per de Roon e Kjaer (ma niente turnover pensando allo Shakhtar) e poi tiene banco il caso Zapata (“è a Siviglia, parlate con i medici” dice Gasperini) che a questo punto potrebbe rientrare a gennaio, anche se il tecnico non fa previsioni.
Intanto bisogna parlare di Atalanta-Verona, cioè la sfida tra il maestro Gasp e l’allievo Juric: “Ormai Ivan è un allenatore affermato, c’è un rapporto forte tra noi, l’ho avuto per anni come giocatore, poi allenatore della Primavera e ha vinto il campionato di B col Crotone. Sono contento che stia facendo bene e quindi anche per lui come allenatore quello che sta facendo è una bella rivincita”.
È un Verona tosto: “Diciotto punti sono tanti e poi si è affermato con il gioco, con le prestazioni. Tra le neopromosse ha convinto di più e non è mai facile in Serie A. È una squadra temibile, in grande condizione”.
Mercoledì vi attende una finale, pensate un po’ anche allo Shakhtar? “Non cambia l’approccio, dobbiamo fare il massimo in campionato e cambiare marcia in casa. Può essere una giornata molto importante e il campionato è importantissimo per noi, non tralasciamo niente. Ma quale turnover… E non credo che si possano avere vantaggi giocando al risparmio”.
La situazione Zapata? Ha idea quando potrebbe rientrare? “Chiedete ai medici, è a Siviglia e si sta curando, c’è disparità di diagnosi, uno dice che è guarito, l’altro no”.
Gomez? “Ha subito una brutta contusione a Brescia e gli ha condizionato tutta la settimana”.
Tornando al Verona e a Juric, Gasperini precisa: “Non parlerei di allievo e maestro per Juric, siamo due allenatori di Serie A e lui quando giocava ha sempre trasmesso entusiasmo alla squadra. Ha una sua personalità anche come allenatore, tante cose sono sue”.
“C’è un legame particolare tra noi – continua il Gasp – però sabato ognuno guarderà al suo come è giusto cercando il massimo risultato per i propri tifosi. Sarà una bella battaglia e questa giornata ci può riavvicinare a qualche squadra e poi in casa abbiamo perso qualche opportunità, dobbiamo rimetterci a fare punti”.
Arana si è lamentato… “È comprensibile, è un ragazzo giovane, ha 22 anni e ha giocato poco: ha manifestato il desiderio di poter giocare di più. È abbastanza normale” .
Muriel? “Ha fatto molto bene per un certo periodo, era partito bene. Non ci sono più nazionali di mezzo e abbiamo bisogno della sua continuità. Ci sono state situazioni che hanno rallentato il suo rendimento, ma ora abbiamo bisogno del miglior Muriel”.
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