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La polemica

Nuovo polo logistico di Cividate, Legambiente scrive al Comune: “Si diano dei vincoli”

Una lettera all'amministrazione con la quale si chiede "che sia rigettata la richiesta da parte della azienda costruttrice di evitare la valutazione ambientale strategica"

Legambiente è sul piede di guerra per il nuovo polo logistico-produttivo a Cividate al Piano.

La nuova costruzione avrà dimensioni molto grandi: 180.000 mq di superficie occupata, circa 90.000 mq edificati per 20 metri di altezza, in un’area attualmente verde. Il progetto avrà un considerevole impatto ambientale e sociale su un territorio che vive già diverse criticità, soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’aria e la cementificazione di terreni. Basti pensare che nell’area limitrofa al comune di Cividate sorgono a Calcio un polo logistico di 350.000 mq, a Covo uno da 140.000 mq, a Cortenuova MD ha acquistato 400.000 mq per la realizzazione di nuovo polo logistico e MSC ha espresso interesse per nuovo interporto ferrovia-gomma da 1.500.000 mq.

Dell’assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS) di una variante di piano al PGT che prevede la realizzazione del polo distributivo-produttivo se ne discuterà mercoledì 20 novembre, in Consiglio Comunale a Cividate.

Il circolo Serio Oglio di Legambiente con una lettera all’amministrazione chiede “che sia rigettata la richiesta da parte della azienda costruttrice di evitare la valutazione ambientale strategica, in quanto lo studio prodotto dalla società proponente – si legge – si riferisce alla sola parte in variazione e non riflette gli impatti ambientali e paesaggistici dell’opera complessiva e l’incremento del traffico veicolare che essa comporterà”.

“Siamo stanchi di assistere ad un continuo e incontrollato consumo di suolo divenuto ormai insostenibile in tutta la Bassa Bergamasca e in generale nella Pianura Padana. È evidente che l’uso di aree dismesse non procede come sarebbe necessario – dichiara Paolo Falbo, portavoce del circolo Legambiente Serio Oglio –. Chiediamo che Cividate dia un segno di diversità rispetto alla tendenza generale di fare economia e sviluppo attraverso l’edificazione dei terreni, imponendo un vincolo di sostenibilità ambientale serio e moderno. Come primo segno, quindi, riteniamo necessario sia adottata una VAS per il polo logistico di Cividate, che preveda chiare compensazioni ambientali che non contemplino la sola piantumazione di alberi a mascheramento della struttura”.

Legambiente si rivolge anche alla società costruttrice con la richiesta di acquisizione, a titolo di compensazione ambientale, di aree verdi sufficienti a compensare gli impatti del traffico indotto, destinandole a verde pubblico alberato e l’avvio di un monitoraggio dei livelli di inquinamento aereo per i prossimi 10 anni. Lo studio, in accordo con Arpa e con oneri a carico dell’azienda, dovrebbe riferirsi in particolare ad indicatori del particolato sottile ed ultrasottile e delle sostanze policicliche aromatiche.

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