Un’altra tegola, un’altra brutta notizia per i dipendenti dell’Italcementi: 9 di loro, in cassa integrazione straordinaria, a fine anno rimarranno senza lavoro. Italcementi, che fa capo al gruppo tedesco Heidelberg Cement, ha infatti aperto la proceduta di licenziamento per nove impiegati di Bergamo per il 31 dicembre 2019, quando terminerà la Cigs.
Conferma dalla segreteria della Cgil Luciana Fratus: “I dipendenti, per cui è stata aperta il 24 ottobre scorso la procedura di licenziamento collettivo, a livello nazionale sono 43. Sono dipendenti Italcementi che non avevano aderito alla vecchia riorganizzazione e non avevano aderito al piano sociale, rimanendo di fatto in cassa integrazione”.
“Noi del sindacato – prosegue – non abbiamo sottoscritto questo accordo e aspettiamo il prossimo 2 dicembre per l’incontro al Ministero dello sviluppo economico (Mise) dove chiederemo una ricollocazione di tutti i 43 dipendenti, in particolare dei bergamaschi”.
L’azienda offre 25 mila euro di buonuscita, una somma che sembra decisamente insoddisfacente visto che per molti di loro la pensione è molto lontana.
E qualcuno, particolarmente amareggiato, ha già scritto a ministri, e al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha rivolto un appello: “Dopo otto anni di cassa integrazione straordinaria, dopo aver licenziato o costretto al licenziamento centinaia di colleghi, dopo aver acquisito e chiuso imprese in tutta Italia, aver attinto a benefici statali, senza alcuna pietà Italcementi-Heidelberg licenzierà a fine anno 9 bergamaschi. Pari all’1% rimasto della forza lavoro di Bergamo tra la sede e gli stabilimenti orobici. Mi rivolgo a Lei, signor Governatore, perchè prenda a cuore questa situazione” .
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