Negli ultimi tre anni e mezzo negli ospedali lombardi si sono verificate almeno 4.878 aggressioni, 338 delle quali in provincia di Bergamo. Molto probabilmente un conteggio per difetto, visto che la raccolta dei dati è ancora lacunosa.
I dati sono stati pubblicati dall’edizione milanese del Corriere della Sera. “Nell’ottanta per cento dei casi a essere colpiti sono gli infermieri – spiega Carmela Rozza, consigliere regionale del Pd che lo scorso settembre si è rivolta all’assessorato al Welfare per avere una statistica degli episodi -. Negli altri casi le vittime sono medici e operatori”.
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Il dato riguardante Bergamo parla di un’aggressione ogni quattro giorni. Non se la passa meglio Brescia (484), Varese (660) Milano (828) e Como (1.239). Su quest’ultimo dato “non significa necessariamente che vi sia la situazione peggiore – chiarisce Rozza al Corriere – semplicemente che il conteggio sia stato più accurato”.
Un tema delicato e di grande attualità, attorno al quale si sta cercando di costruire una proposta di legge per individuare e fornire strumenti e misure omogenei a protezione dei lavoratori.
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