Il Manchester City per farsi perdonare. Ha subito la chance che cercava Josip Ilicic, che domenica, col cartellino rosso rimediato al 39′ del primo tempo, ha fortemente condizionato il match perso dall’Atalanta contro il Cagliari.
Un’espulsione “da vecchio Ilicic”, difficile da digerire. Anche perché lo sloveno, dopo un’avvio di stagione altalenante, sembrava essersi messo sulla strada giusta.
La certezza i tifosi l’avevano avuta mercoledì scorso a Napoli, quando l’ex Fiorentina aveva trascinato i suoi al pareggio – arrivato nei minuti finali – al San Paolo. Un gol bellissimo, realizzato con quel piede fatato che si ritrova attaccato alla gamba sinistra. Una prodezza delle sue.
Tre giorni prima, la doppietta nel 7-1 all’Udinese.
Col Cagliari, invece, un passo indietro netto.
Nel lunch-match Ilicic ha subito dimostrato di soffrire la marcatura asfissiante del greco Lykogiannis che Maran gli ha appiccicato addosso: fino al rosso pochi colpi dei suoi, pochi iniziative degne di nota. Qualche scambio interessante col Papu, nella sua zona, e nient’altro.
Chiaro che l’Atalanta non ha perso per colpa sua. Questo è certo: il Cagliari anche con lo sloveno in campo ha dominato la gara, soprattutto nel primo tempo. Giocare in 10 contro 11 per quasi un’ora, però, è dura per chiunque.
Cartellino rosso, si sa, chiama squalifica. E domenica Ilicic resterà a guardare Sampdoria-Atalanta.
Per questo è facile prevedere una nuova possibilità per l’ex Viola mercoledì sera a San Siro, contro il City: se il passaggio agli ottavi è ormai (quasi) compromesso, c’è ancora qualche speranza per il terzo posto che vale l’Europa League.
Molto passerà dalle invenzioni di chi sta là davanti. Anche (soprattutto) da Ilicic.
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