Il mojito nel tiramisù? Una bestemmia. Oppure un’alternativa originale capace di conquistare la giuria della Tiramisù World Cup 2019.
Sara Arrigoni, insegnante di Paladina di 27 anni, ha trionfato con la sua “ricetta creativa” nella manifestazione che dal 2017 premia a Treviso il miglior tiramisù del mondo, dividendo i dolci in due categorie: originali e creativi.
La 27enne bergamasca ha vinto stupendo tutti, proprio col mojito: una ricetta comunque analcolica, provata e riprovata con parenti e amici prima di essere presentata ai giudici dell’evento.


Con la ricetta originale ha invece trionfato il comasco Fabio Peyla, addetto marketing di 40 anni di Uggiate Trevano.
La competizione ha visto partecipare chef amatoriali nella preparazione della ricetta originale (uova, mascarpone, zucchero, savoiardi, caffè e cacao) o nella creativa, con la possibilità di aggiungere fino a tre ingredienti e sostituire il biscotto.
L’edizione 2019, con gara itinerante in Europa e in Italia, ha previsto tappe a “Bibione e Venezia Orientale – Summer Selections” (22 e 23 giugno), “Friuli Venezia Giulia Selections” (Villa Manin di Passariano, 21 e 22 settembre) e a Bruxelles con le “European Selections” (11- 14 ottobre).

Alla finale del 3 novembre hanno gareggiato Eleonora Andronico di Gemona e Beatrice Castellan di Valdobbiadene, ma residente a Imola. Per la ricetta creativa, avversari della bergamasca Sara Arrigoni, hanno concorso Rossella Favaretto di Mestre (pepe e pere) e Camilla Paludetto di Feltre (amaretti, formaggio e lamponi).
I nuovi campioni del mondo ora voleranno in Brasile, ospiti dell’Ambasciata italiana a Curitiba per la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
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