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L’intervista

Il viceministro Misiani sulla manovra: “Sintonie e divergenze tra Pd e 5 Stelle” video

Sui contanti: "La nostra sarà una sfida di modernizzazione dei pagamenti fatta attraverso gli incentivi. Chi lo desidera continuerà a pagare in contanti, ma si ridurrà via via la soglia. Chi userà bancomat e carte di pagamento sarà premiato"

Da giovane segretario dei Ds di Bergamo Antonio Misiani aveva un tono pacato e misurava le singole parole prima di pronunciarle. Quindici anni e una carriera politica di tutto rispetto dopo, usa lo stesso tono e sta attento a ogni termine. Forse ancor di più visto che è nel bel mezzo della costruzione della manovra finanziaria, in un ruolo importante e delicato quale quello di viceministro dell’economia, il vice di Roberto Gualtieri.

Il governo di cui fa parte, nato ai primi di settembre mentre, da senatore dell’opposizione Dem, stava per partire per una vacanza in Russia con la famiglia, si trova a gestire una serie di problemi importanti, il primo dei quali è lo stop all’aumento dell’Iva che, spiega ” era già deciso a norma di legge, e sarebbe costato oltre 500 euro a famiglia all’anno”.

Così per il bocconiano Misiani sono giorni di lavoro intensissimo: “Stiamo definendo i dettagli della legge bilancio e del decreto fiscale per la finanziaria 2020 che vale oltre 30 miliardi di euro”.

In queste settimane (poi saranno mesi) di preparazione della manovra, qual è il suo ruolo?

Diciamo che qui non sono ancora definiti i ruoli specifici, serve un forte gioco di squadra a fianco del ministro Gualtieri. Oltre al lavoro complessivo sulla manovra economica, io seguo in particolare alcuni temi di politica fiscale e la finanza regionale e locale: i bilanci di comuni e regioni.

Le parole che accompagnano i passaggi della finanziaria riguardano spesso la lotta all’evasione. Come vi muovete?

Avendo deciso di non aumentare l’Iva e di iniziare a tagliare le tasse ai lavoratori, le misure di lotta all’evasione fiscale saranno determinanti. Gli obiettivi che abbiamo definito per ora sono prudenziali, ma crediamo di poter recuperare molto di più. Sì, ci concentriamo sulla lotta all’evasione fiscale che danneggia gli italiani due volte.

Due volte: perché?

Perché sottrae risorse per servizi e per la riduzione delle tasse. E perché promuove una concorrenza sleale nei confronti di chi invece segue le regole.

Come combatterete l’evasione?

Con una serie di strumenti. Come la moneta elettronica e i pagamenti digitali.

Obbligherete gli italiani ad abbandonare il contante?

No, la nostra sarà una sfida di modernizzazione dei pagamenti fatta attraverso gli incentivi. Chi lo desidera continuerà a pagare in contanti, ma si ridurrà via via la soglia. Chi userà bancomat e carte di pagamento sarà premiato. Noi intanto stiamo trattando con le banche per minimizzare le commissioni ai commercianti per l’uso delle carte.

Come avverrà l’abbassamento al tetto dei contanti?

Sarà graduale. Ed è condiviso da tutta la maggioranza, anche da Matteo Renzi (che sembrava contrario, ndr). Si passera da tre a duemila euro dal luglio 2020, a mille da gennaio 2022.

Contanti, moneta elettronica… c’è altro per ridurre l’evasione?

Ci sono misure importanti contro i grandi evasori fiscali. Come la web tax. Oggi i giganti del web versano 14 milioni di euro, con la web tax contiamo di incassarne più di 700 milioni.

Per stanare gli evasori servono controlli…

Certo, infatti prevediamo di rafforzare la possibilità dell’amministrazione finanziaria di incrociare i dati che possiede, peraltro non solo contro chi vuole imbrogliare il fisco, ma anche per semplificare la vita ai contribuenti

E come la semplificherete?

Per esempio: da luglio 2020 anche la dichiarazione dell’Iva sarà precompilata

Fin qui la ricerca dei fondi, ma come li spenderete nella finanziaria?

Il grosso delle risorse, ben 23 miliardi su 30 serve per bloccare l’aumento dell’Iva, il resto per tagliare le tasse ai lavoratori (cuneo fiscale), abolire il super ticket, finanziare un grande piano di investimenti pubblici per l’ambiente e prorogare una serie gli incentivi per gli investimenti privati: quelli del programma Impresa 4.0, l’eco bonus, il sisma bonus e il bonus ristrutturazioni. Chi sistemerà le facciate delle case avrà diritto ad una detrazione del 90 per cento.

Quali settori emergono come degni di attenzione da questo governo giallo-rosso?

Investimenti, ambiente, famiglie, fasce deboli.

Partiamo dagli investimenti.

La manovra di bilancio conterrà un grande piano di investimenti pubblici per l’ambiente e le infrastrutture sociali: 55 miliardi in 15 anni. In concreto: efficientemente energetico delle scuole, lotta al dissesto idrogeologico, mobilità sostenibile, nuovi asili nido, servizi per anziani.

Famiglie?

Le misure a sostegno delle famiglie vanno riorganizzate e potenziate. Pensiamo a un fondo per l’assegno unico per i figli e una carta dei servizi. Sarà un percorso complesso, ma lo avvieremo subito

Su quali temi voi del Pd siete più in sintonia coi 5 stelle?

Sui temi ambientali, sul contrasto al cambiamento climatico. Ma anche sull’attenzione alla giustizia sociale.

E… quota cento?

Quota cento rimarrà fino a scadenza, nel 2021. Poi non verrà prorogata e studieremo un diverso meccanismo. Perché l’auspicato disegno di un pensionato = un giovane assunto non si è verificato

Sul reddito di cittadinanza, invece?

Quello rimarrà: lavoreremo per renderlo più efficiente. Noi avevamo introdotto il reddito di inclusione, quello di cittadinanza lo ha sostituito: adesso ci impegneremo per per migliorarlo

Su quali argomenti siete più… in dissenso?

I temi più delicati tra Pd e 5 Stelle rimangono quelli legati ad alcune grandi infrastrutture, l’ex Ilva di Taranto e le riforme istituzionali

Ci dica, in conclusione: è contento?

Sarò contento quando la legge di bilancio sarà approvata. Ora sono molto molto impegnato.

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