L’ex boss della Mala del Brenta Felice Maniero rimane in carcere a Bergamo: lo ha deciso il gip del tribunale di Brescia Luca Tringali che ha rigettato l’istanza di scarcerazione che era stata presentata dall’avvocato Luca Broli.
Maniero è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti sulla compagna a Brescia, dove vive da anni con una nuova identità dopo la decisione di diventare un collaboratore di giustizia: nell’agosto 2010, dopo 16 anni, era tornato libero e sotto copertura aveva anche avviato una piccola attività imprenditoriale nel campo della depurazione delle acque.
Quando la compagna 47enne ha raccontato di maltrattamenti fisici e psicologici i carabinieri si sono mossi tempestivamente, in base alle nuove norme del Codice rosso: dopo l’arresto Maniero è stato portato alla casa circondariale di via Gleno.
“Ho incontrato una persona affranta e preoccupata per le contestazioni mosse nei suoi confronti – aveva detto l’avvocato Luca Broli, prima dell’interrogatorio di convalida-. Non è certo l’uomo che si può pensare nell’immaginario collettivo. Non ha negato alcuni scontri con la compagna, ma ritiene il quadro amplificato per il suo passato criminale”.
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