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Bergamo

Forme, “Buona la prima” per i produttori orobici presenti a “B2Cheese”

Bilancio positivo per la prima edizione della fiera di Promoberg organizzata nell'ambito della quarta edizione di Progetto Forme

“Buona la prima”: è l’unanime giudizio dei produttori orobici presenti a Forme, la manifestazione dedicata all’arte casearia italiana d’eccellenza, con la prima edizione della fiera “B2Cheese” – organizzata da Promoberg – che ha rappresentato un appuntamento unico dove esposizione fieristica, business, formazione e cultura hanno danno vita ad un format integrato e innovativo.

Forme 2019

“Il bilancio è positivo – spiega Sabina Cancelli, titolare de Le Casere di Credaro – e va sottolineato lo sforzo degli organizzatori nel raccogliere tutti gli attori del settore: dagli appassionati del formaggio agli operatori professionisti. Abbiamo avuto diversi riscontri positivi e auspichiamo che questa manifestazione, nella sua prossima edizione, abbia un respiro ancora più internazionale”. Le Casere Di Credaro è una società costituita nel giugno 2000, nata dalla volontà dei promotori di mettere a frutto le proprie conoscenze di mercato e di valorizzare la pluriennale esperienza nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti caseari maturata da Cancelli Formaggi.

“Commercializziamo un vasto assortimento di formaggi – continua Cancelli – sia italiani che esteri. Il prodotto di punta è un gorgonzola dop apprezzato per qualità e genuinità, dove seguiamo passo passo la lavorazione artigianale e la stagionatura, tradizionale”.

Forme 2019

“Abbiamo avuto un notevole afflusso di visitatori – racconta il casaro Marco Paleni – , in particolare da paesi stranieri. La ricchezza e la varietà dei formaggi presenti, l’originalità nella proposta e l’opportunità di trovare in un solo luogo l’eccellenza della produzione artigianale a livello internazionale, ha reso Forme e “B2Cheese” un evento unico, riconosciuto non soltanto dagli addetti ai lavori, ma dai consumatori sempre più informati ed esigenti. Il nostro caseificio, da sempre, propone una vasta gamma di prodotti, tutti all’insegna della qualità”.

Le origini del Caseificio Fratelli Paleni risalgono al primo dopoguerra precisamente sui pascoli del monte Avaro, in alta Valle Brembana, dove il padre fondatore Celestino Paleni trasformava il latte raccolto in prodotti tradizionali della zona. Nel 1960 Paleni viene chiamato a svolgere la mansione di casaro presso la latteria sociale di Vall’Alta di Albino in Val Seriana. Successivamente ne diviene proprietario, e nasce così il caseificio Paleni. Nel 2002 l’azienda si trasferisce nel nuovo caseificio di Gromo in alta Valle Seriana. La gestione viene affidata ai 3 figli Nadia, Fabrizio e Massimo che con l’esperienza e la passione tramandata dal padre continuano l’attività familiare. Attualmente nel caseificio di Gromo vengono lavorati da sei persone circa 100 quintali di latte al giorno, tutto proveniente esclusivamente da allevamenti presenti nelle zone montane della Valle Seriana. Oltre allo spaccio di Gromo, gli atri due punti vendita si trovano ad Albino e Ranica.
“I nostri prodotti di punta – continua Paleni – sono la Formagela Valseriana con 60 mila di forme l’anno, il Formai De Rusti dalla forma particolare per essere cucinato in padella o alla griglia, e il Branzi con 8 mila forme. Mio nonno è stato uno dei primi produttori del Branzi”.

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“Per essere stata la prima edizione il giudizio su “B2Cheese” è sicuramente positivo – sottolinea Gabriele Mendolicchio, responsabile commerciale del Caseificio Preziosa-Mozzarella di Seriate – non solo per i contenuti ma anche per l’idea che ha animato tutta la manifestazione. Non abbiamo invitato i nostri clienti abituali e abbiamo riscontrato l’interesse di diversi operatori provenienti sopratutto da paesi esteri come Giappone e Svezia”.

Il Caseificio Preziosa, conosciuto con il marchio “Mozzarella di Seriate”, è nato il 12 settembre 1950 da Teodosio Preziosa come laboratorio artigianale per la produzione di mozzarella e latticini in genere. L’azienda alimentare trasforma in modo artigianale circa 110.000 litri di latte quotidiano, raccolto dalle 40 aziende agricole storiche locali.

“Penso che questa fiera, e l’idea che la anima, possa diventare itinerante e ritagliarsi un carattere internazionale, proprio come hanno fatto i francesi per i vini. È necessario concentrarsi sulle caratteristiche chiave per fare sinergia e ideare un format che unisca passione per il formaggio e cultura della cucina”. L’attività principale del Caseificio Preziosa, con quaranta dipendenti e 30 milioni di fatturato, si concentra maggiormente nella produzione di mozzarella da tavola, mozzarella da pizza di qualità e da ricotta tradizionale fatta ancora a mano. “Esportiamo i nostri prodotti in Francia, Spagna, Belgio – conclude Mendolicchio – e altri paesi della comunità europea. I dazi americani hanno interrotto un progetto con un’azienda di Boston per la fornitura di mozzarella come base per la pizza”. Il Caseificio Preziosa è stato accreditato delle certificazioni BRC e IFS, standard globali ed internazionali specifica per la sicurezza degli alimenti.

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“’B2Cheese’ è stata una fiera piccola ma ben concentrata – spiega Claudio Paleni, titolare del Caseificio Paleni – . Non essendo dispersiva ha facilitato i contatti con gli operatori del settore. Crescendo, questa manifestazione, può guadagnarsi un carattere più internazionale”. Il Caseificio Paleni di Casazza ha origini che risalgono all’inizio del secolo scorso, quando Damiano Paleni produceva formaggio trasformando il latte raccolto nei pascoli del Monte Avaro in alta Valle Brembana.

“A Forme abbiamo presentato lo stacchino Val Cavallina, già in produzione e in vendita”. Attualmente l’azienda Caseificio Paleni S.r.l., con 25 dipendenti e un nuovo spazio commerciale, diretta Claudio Paleni, trasforma circa 400 quintali di latte al giorno, tutto proveniente dalle zone montane della Val Seriana, Alto Sebino e Val Cavallina.

“I nostri prodotti di punta sono la Formagella Valcavallina con 150 mila forme l’anno, la Toma Monte Corna con 70 mila forme e il Branzi C.P con 25 mila forme”.

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“Abbiamo registrato un bel movimento – sottolinea Alberto Arrigoni, responsabile nuovi prodotti e sviluppo tecnologia Caseificio Arrigoni Battista – sia di consumatori che di addetti al settore. Sicuramente il concorso internazionale dedicato ai migliori formaggi del mondo ha fatto da traino. Va ricordato che contesto migliore non poteva esserci perché nelle valli orobiche ci sono 9 dop che fanno di Bergamo la regina italiana del formaggio. Nessuno a livello internazionale vanta numeri simili”.

Da piccola struttura nata nei primi anni 20 del secolo scorso, il caseificio Arrigoni Battista oggi è una realtà nazionale e internazionale tra le più prestigiose del settore lattiero caseario italiano, specializzata in prodotti di denominazione d’origine protetta (Dop): soprattutto taleggio, gorgonzola, quartirolo e salva cremasco. “Forme, con la fiera “B2Cheese”, è stata una scommessa che si può replicare, mettendone a fuoco la forma. I complimenti vanno a Francesco Maroni (Presidente di Forme e coordinatore di B2Cheese) per l’entusiasmo e l’impegno dispensati nell’organizzare questa manifestazione”.

I formaggi, dai lombardi Dop tra cui Quartirolo, Taleggio e Gorgonzola – fiore all’occhiello della produzione aziendale Arrigoni Battista– a tutti gli altri prodotti del caseificio, nascono a Pagazzano, con i processi di produzione, lavorazione del latte, stufatura, stagionatura e confezionamento che avvengono tutti all’interno della stessa struttura. Il caseificio (60mila metri quadri di cui circa 15mila coperti) ha una capacità produttiva di oltre 2mila quintali di latte ogni giorno sviluppabili su due diverse linee. Il latte raccolto proviene solo da stalle nei dintorni del caseificio.

“Come famiglia – conclude Arrigoni – abbiamo una stalla che produce il 15% del nostro fabbisogno. Il resto arriva da altre quaranta strutture nel raggio di 30-40 chilometri da cui ritiriamo latte tutti i giorni. Sono aziende con cui vantiamo un rapporto trentennale a garanzia della genuinità della materia prima. Molta attenzione viene posta anche all’igiene e al benessere degli animali, in conformità con i parametri concordati per garantire sempre la migliore qualità”.

Ogni anno l’azienda di Pagazzano tratta 6 milioni di chili di merce, di cui il 25% è spedito in Europa (Inghilterra e Germania) e nel resto del mondo (Stati Uniti, Canada, Giappone e Australia).

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“Siamo molti soddisfatti perché per il Branzi – spiega Bruno Midali, commerciale della Latteria Sociale di Branzi – è stato il primo contatto con l’estero. Con FORME e la fiera “B2Cheese” abbiamo aperto una finestra sul mondo. Giapponesi, brasiliani, canadesi, ucraini e portoghesi sono stati i visitatori più interessati ai nostri prodotti”.

La Latteria Sociale di Branzi, nata nel 1953 da un’idea di Giacomo Midali, raccoglie il latte da settanta piccole aziende, da quattro a sessanta mucche, della Val Brembana che lo producono oggi come un tempo. Oltre al Branzi, il ventaglio delle proposte annovera anche il Formai de Mut, un formaggio prodotto in estate con il latte delle bovine in alpeggio in quantità limitata, lo Stracchino valligiano, lo Strachitunt della Val Taleggio, lo Strachinel (contraddistinto dalla crosta aranciata e dal sapore intenso) e il Bitto, tipico della Valtellina. “Il format è molto interessante e potrebbe diventare un appuntamento annuale”.

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“Ci sono tutte le basi per dare continuità a Forme e “B2Cheese” – sottolinea Francesco Berneri della Berneri di Lallio-. Per crescere suggerisco una collaborazione con Tuttofood (il salone biennale dell’alimentazione, del dolciario, del prodotto biologico, delle bevande e del prodotto di marca): cinque giorni di manifestazione divisi sulle due province, con tre giorni a Milano e due a Bergamo. Del resto ha più senso una fiera casearia sul nostro territorio, e nella vicina Milano, rispetto alle manifestazioni legate al cibo che si tengono in altre province, penso a Parma. Bergamo è la capitale europea dei formaggi. Ben nove delle cinquanta dop italiane sono prodotte sul territorio della provincia: un primato rispetto al resto d’Europa”.

Dal 1910 l’azienda bergamasca Berneri spa, a conduzione familiare, è specializzata nella stagionatura e commercializzazione sia nazionale che internazionale di diverse tipologie di formaggi, tra cui il Grana Padano DOP e il Parmigiano Reggiano DOP. “Sono più preoccupato per la Brexit – conclude Berneri – che per i dazi americani”.

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