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Il punto sui lavori

Funicolare di San Pellegrino: apertura prevista per l’estate 2020

La struttura è pronta, mancano le ultime verifiche da parte del Ministero dei Trasporti. A gennaio altri collaudi, si spera di essere operativi a giugno

Le nuove carrozze sono pronte, i collaudi iniziati, ma mancano ancora alcune verifiche per il definitivo ripristino della funicolare di San Pellegrino Terme, che dal centro della cittadina termale porta in località Vetta. “Bisogna aspettare l’esito della commissione ministeriale (necessaria per le strutture di trasporto pubblico, ndr) per dare il via alle ultime verifiche” spiega l’architetto Bogumil Filipczuk, responsabile unico del procedimento.

Rinnovate dall’azienda Leitner di Bolzano, grazie anche ad un finanziamento regionale, per una spesa complessiva di 4,7 milioni di euro, le carrozze percorreranno un percorso di 700 metri, con un dislivello di circa 300, che permetterà di raggiungere la località Vetta dal centro del paese in circa tre minuti e mezzo.

“Entro novembre – continua l’architetto – verrà consegnata la documentazione necessaria all’Ustif (Ufficio speciale trasporti ad impianti fissi, organo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti). Con il via libera, inizieranno ulteriori collaudi a gennaio 2020, che, se daranno esito positivo, potranno permettere l’apertura della struttura nel giugno prossimo”.

Per ora si pensa ad una gestione stagionale della funicolare, per valutare potenzialità e costi. L’obiettivo del Comune rimane quello di donare un’ulteriore attrattiva ai turisti, dando nuova luce alla zona, partendo proprio dal rinnovamento di una struttura ferma ormai dai trent’anni.

Nel frattempo, proseguono i lavori di rifinitura nell’area che – secondo l’accordo di programma siglato dal Comune con Regione e Provincia – dovrebbero essere completati entro la fine dell’anno. “Sono diversi i lavori in corso d’opera – aggiunge Filipczuk – a partire dal parcheggio nella zona della stazione del paese, oltre alla sistemazione del ponte in località Zucchella, dell’ingresso alla frazione di Falecchio e della riqualifica dell’area della stazione alla Vetta”.

In fase di rimodulazione invece il progetto del parco della Vetta, dopo lo stop imposto a fine settembre dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le provincie di Bergamo e Brescia. Un progetto, a cura della 3TIProgettiItalia di Roma, che prevede la realizzazione di un parco a lato della scalinata in direzione del sentiero per Sussia: uno spazio attrezzato con un anfiteatro per eventi, ma anche percorsi pedonali (realizzati con trattamento fotoluminescente superficiale) e scivoli.

Il progetto definitivo, che dovrà tener conto anche delle prescrizioni della Soprintendenza, dovrebbe essere pronto e presentato entro la fine di novembre. Se non ci saranno ulteriori intoppi, potrebbe essere approvato entro la fine dell’anno, con l’inizio dei lavori previsto a marzo 2020.

Continua nel frattempo la progettazione dei lavori per il recupero dell’hotel Vetta, aggiudicato lo scorso maggio dal gruppo Zani per 547 mila euro. Manca per ora il passaggio formale della stesura dell’atto notarile con contratto di compravendita tra il gruppo Zani e l’amministrazione di San Pellegrino, ma prosegue lo studio sul progetto riguardante l’intera struttura, che dovrebbe ospitare un albergo-ristorante per i visitatori: previsto, nella riqualifica della zona, anche un ponte panoramico.

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