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Siamo pronti?

Graduation day, il tocco al cielo è il nostro nuovo inizio

Coraggio è stata la parola chiave di tutta quella "Giornata perfetta" che Vinicio Capossela, ospite controcorrente di questa prima domenica d'ottobre, ha cantato sotto il cielo della bellissima Piazza Vecchia

“Troppo presto, per me; o troppo tardi: i sogni sognati troppo a lungo, io ero impreparato a viverli”.

Scriveva Italo Calvino per raccontare l’emozione di quando, raggiunto un obbiettivo sperato e desiderato a lungo, ci si trova confusi, spaesati, impreparati a vivere il secondo atto del nostro personale copione.

Una sensazione che noi tutti, almeno una volta, abbiamo provato. Desideriamo per tutta la vita raggiungere un obiettivo, ce la facciamo, e poi? Cosa succederà adesso, dopo aver realizzato il nostro sogno più grande? Cosa fare dopo la laurea tanto cercata?

Un senso di vuoto misto a una gioia immensa e una piccola dose di nostalgia per quello che stiamo lasciando alle spalle, che, da studentessa neo laureata dell’Unibg, non potevo non provare nel secondo Graduation Day organizzato dall’Università degli Studi di Bergamo e che ho visto negli occhi di tutti i miei compagni e di tutte le mie compagne di corso che negli ultimi cinque anni hanno condiviso con me il viaggio più bello, gratificante e formante dei nostri 20 (e più) anni.

Graduation day 2019

Coraggio è stata la parola chiave di tutta quella “Giornata perfetta” che Vinicio Capossela, ospite controcorrente di questa prima domenica d’ottobre, ha cantato sotto il cielo della bellissima Piazza Vecchia incorniciata da 500 tocchi neri e altrettanti sorrisi dei dottori e delle dottoresse magistrali 2018-2019 dell’Ateneo della nostra città.

Da Anna Ascani, Vice Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al Rettore dell’Università Remo Morzenti Pellegrini, dal Sindaco di Bergamo Giorgio Gori a Letizia Moratti, Presidente di Ubi Banca, l’invito di tutti quanti è stato quello di conquistare con coraggio il proprio posto nel mondo, non abbandonando i propri sogni e non permettendo a nessuno di convincerci che la cultura, dopotutto, è meglio lasciarla in un cassetto per colpa dell’ignoranza e, forse, invidia di chi non è all’altezza dei nostri sogni più grandi.

Graduation day 2019

Coraggio di conoscere, coraggio di continuare ad imparare, scoprire, viaggiare e oltrepassare i limiti per sete di conoscenza. Come quell’Ulisse dantesco che, più di tutti, incarna il motto “Sapere Audeo” che il Rettore Morzenti Pellegrini ha donato a tutti noi studenti. In un mondo fatto di arroganza e avidità, ci vuole tanto coraggio per portare avanti la cultura, gli studi, i libri e la lotta per contribuire a realizzare un Paese migliore fondato sul merito, l’educazione e l’istruzione.

L’Università ci ha insegnato che la laurea non è un traguardo, ma un nuovo inizio. Lanciando tutti insieme il tocco al cielo alla fine della giornata a noi dedicata, abbiamo veramente capito il significato di queste parole: siamo liberi di volare in alto esattamente come quei cappelli, di cadere e di rialzarci.

E ora, di fronte all’opera compiuta e alla nostalgia degli anni più belli, è ora di entrare nel mondo degli adulti e di sognare il lampo di un nuovo inizio.

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