Il tempo stringe, il pianeta ha bisogno di aiuto. Lo sanno bene i 3mila bergamaschi che nella mattinata di venerdì 27 settembre sono scesi in piazza in occasione del terzo appuntamento di Fridays for future.
Provenienti da tutta la provincia, i giovani hanno sfilato per le strade del capoluogo esprimendo attraverso striscioni e cartelloni colorati il proprio sostegno allo sviluppo sostenibile.
“Abbiamo scelto di manifestare perché siamo giovani e perché riteniamo necessario seguire l’esempio di Greta – spiegano Gabriele Moretti e Andrea Bonsignore -. Ad inquinare non sono soltanto le multinazionali, ma in parte anche noi, per cui è giusto che il cambiamento parta dal nostro piccolo”.
Numerosi i temi al centro dell’iniziativa, dall’incremento delle temperature allo scioglimento dei ghiacciai, dalla distruzione della foresta pluviale alle decisioni prese dai capi di stato durante il vertice alle Nazioni Unite.
“Questo è l’unico modo di farci sentire dai più grandi e chiedere loro di intervenire in maniera più incisiva – aggiunge Irene Fiocca -. Gli stili di vita che attualmente manteniamo non fanno male semplicemente alla Terra, quando piuttosto a noi, perché probabilmente una volta che non ci saremo più il pianeta proseguirà la sua esistenza”.
Diverse le autorità presenti all’evento, fra i quali l’onorevole Elena Carnevali, gli assessori del Comune di Bergamo Marzia Marchesi e Marco Brembilla, il consigliere regionale del M5s Dario Violi, l’ex candidato sindaco di Bergamo Francesco Macario e i consiglieri comunali Alessandro Carrara (Lega) e Alessandro De Bernardis (Pd).
“Il messaggio che i giovani oggi ci inviano è quello di mantenere gli occhi aperti su questa tematica ed esser pronti a prendere tutte le decisioni necessarie per evitare una possibile catastrofe – ha osservato Marchesi -. Nei mesi scorsi abbiamo abolito la plastica negli uffici pubblici e ora abbiamo in programma una serie di iniziative. Come assessorato al verde abbiamo l’obiettivo di piantare entro cinque anni 20.000 alberi e di rispondere alle richieste che ci sono state avanzate”.
In attesa di una svolta a livello internazionale, gli studenti orobici non si fermano e torneranno a manifestare nelle prossime settimane.
“Continueremo a protestare finché non verrà fatta giustizia climatica e non verrà garantito un diritto al futuro per noi giovani, e finché il pianeta non sarà salvaguardato – sottolinea Alessandro Frosio, membro di Fridays for future Bergamo -. Questo sciopero è solo la punta dell’iceberg delle attività che svolgiamo. Non si tratta di un’occasione per perdere un giorno di scuola, quanto piuttosto di un modo per far sentire la nostra voce”.
Giovanissimi studenti in strada anche a Treviglio, nella Bassa, come si vede dalle foto postate su Facebook dal consigliere comunale del Pd Laura Rossoni.
L’immagine di copertina è di Alessandro De Bernardis
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