La sostenibilità, tema caro e quanto mai di attualità, è da tempo uno dei valori che Corteva Agriscience, leader globale in agricoltura, e Siad, uno dei principali gruppi chimici italiani, perseguono. Non è un caso che martedì 24 settembre abbiano inaugurato un nuovo gasdotto di 3,7 km per ridurre le emissioni di CO2 (anidride carbonica) di oltre 130 tonnellate all’anno nel Nord Italia.
Con gli ultimi 3,7 chilometri per collegate l’impianto Corteva Agriscience di Mozzani, Siad arriva a 300 km di gasdotti in bergamasca che servono una cinquantina di aziende.
“Il primo è stato nel 1938 il gasdotto che da via San Bernardino a Bergamo collegava la Dalmine – spiega l’ingegner Gian Giacomo Caldara di Siad – Ora abbiamo tre reti di gasdotti: la prima in val Cavallina, la seconda verso l’Isola bergamasca e questa terza che collega il sud est della provincia bergamasca”.
Avviato nel 2018, il progetto ha visto coinvolte attivamente le strutture di entrambe le società Siad e Corteva. L’ingegner Gianluca Ravasio, GSP (Global Special Projects) Project manager di Siad, dichiara: “Abbiamo iniziato a lavorare esternamente allo stabilimento di Corteva procedendo da Ovest verso Est, tenuto conto del rispetto dell’area di Fornovo San Giovanni in cui sorgono siti archeologici con tombe e altri importanti reperti e ritrovamenti di epoca romana. A fine 2018 è stata completata la nuova linea di erogazione fino al muro di cinta lato ovest dello stabilimento e nel mese di dicembre si sono conclusi i lavori del collegamento definitivo con le linee di erogazione agli impianti produttivi”.
Parallelamente, all’interno dello stabilimento di Mozzanica, Corteva ha iniziato ed ha portato a termine tutti gli interventi per l’allacciamento al gasdotto coordinandosi con le attività logistiche dell’attività produttiva.
Il nuovo tratto, che fa parte di un progetto Siad di estensione di un gasdotto azoto per una lunghezza complessiva di circa 34 chilometri di cui circa 14 frutto della recente realizzazione del tratto da Castel Rozzone a Fornovo San Giovanni, avrà anche l’effetto di minimizzare ulteriormente l’impatto ambientale dell’attività di produzione, trasporto e distribuzione dell’azoto.
Prima della realizzazione di questo gasdotto, l’approvvigionamento era infatti effettuato via terra tramite cisterna con azoto allo stato liquido, sulla base di 3 consegne a settimana. Con il nuovo progetto il flusso di mezzi su strada è stato drasticamente ridotto, limitando il trasporto di liquido ai soli casi di emergenza: bastano due interventi l’anno per mantenere uno stoccaggio di sicurezza, con la garanzia di una costante fornitura di azoto gas 365 giorni l’anno 24 ore su 24.
Francesco Vacca, Direttore di Stabilimento di Corteva a Mozzanica, conclude: “Siamo orgogliosi e fiduciosi dell’impatto ambientale che prevediamo scaturirà dalla realizzazione di questo progetto, grazie alla collaborazione con un partner di eccellenza come Siad, perfettamente in linea con la mission e l’impegno di Corteva in termini di rispetto dell’ambiente. Come risultati tangibili ci aspettiamo una sempre maggiore affidabilità e sicurezza della fornitura, una minore richiesta di energia elettrica nella produzione dell’azoto ed un minore consumo di carburante per il trasporto. Tutti fattori che portano ad una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di oltre 130 tonnellate all’anno, di ossidi di azoto, di rumore e di polveri”.
Anche sotto il profilo economico, i vantaggi sono di rilievo: costi notevolmente ridotti per forniture, produzione ed approvvigionamento, gestione della sicurezza, contabile e logistica, di fermo impianti in caso di carenza d’approvvigionamento, in conclusione un impatto estremamente positivo anche per il territorio che lo ospita e per tutte le persone che in esso vivono e lavorano.
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