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La presentazione

Atalanta, gli esami non finiscono mai: la Roma di Fonseca è ancora una ‘big’

A tre giorni dalla gara di Parma contro la Fiorentina, finita 2-2, la Dea torna in campo questa sera nel turno infrasettimanale in casa della Lupa

Il ritmo incessante degli impegni di campionato e Coppa non lascia spazi di riposo. A tre giorni dalla gara di Parma giocata con la Fiorentina, finita 2-2, l’Atalanta torna in campo questa sera nel turno infrasettimanale in casa della Roma.

Entrambe le squadre sono reduci da partite decise in zona Cesarini. La Dea con la rimonta completata ai danni della Viola grazie alla rete di Castagne, i giallorossi che hanno espugnato Bologna con una rete di Dzeko all’ultimo respiro. L’unica differenza è che quelle due reti hanno avuto un peso diverso, visto che quella nerazzurra è valsa un punto mentre quella giallorossa ha consentito alla Roma di portare a casa l’intera posta. Così, alla vigilia di questo match, la squadra di Fonseca precede quella di Gasperini di una lunghezza (8 contro 7), entrambe nelle zone alte della classifica.

Sembra quasi inutile rammentare che la trasferta di Roma rappresenti per la Dea un impegno ostico, anche se in effetti negli ultimi 5 campionati la compagine atalantina è sempre uscita imbattuta dall’Olimpico. Nello scorso campionato le sfide con la Roma sono state spumeggianti e ricche di reti (entrambe 3 pari).

La Roma di quest’anno sembra vivacizzata dall’arrivo del nuovo tecnico Fonseca, che pare aver già dato la sua impronta alla squadra. Sono avvenuti alcuni importanti innesti rispetto alla rosa dello scorso torneo e la compagine giallorossa sembra decisamente più quadrata in ogni reparto. Tra le altre cose, sono molti gli ex nerazzurri che militano nella squadra capitolina, visto che al già presente Cristante si sono aggiunti Spinazzola, Mancini e Zappacosta (questi ultimi due assenti, il primo per squalifica ed il secondo per infortunio).

L’Atalanta vista con la Fiorentina ha trovato qualche difficoltà in fase costruttiva soprattutto nel primo tempo, con la squadra avversaria che si chiudeva moltissimo. L’entrata di Gomez e Ilicic ha dato certamente maggiore estro in fase di costruzione. Con una squadra come quella giallorossa che gioca invece più aperta rispetto a quella viola, credo che i nerazzurri potranno avere maggiori varchi per incunearsi e rendersi pericolosi.

Nei 57 scontri giocati in casa della lupa, i padroni di casa sono avanti per 34 vittorie contro le 6 atalantine, mentre 17 sono stati i pareggi. Se aggiungiamo anche le gare disputate a Bergamo la situazione si riequilibra leggermente: 52 vittorie romaniste, 25 nerazzurre e 37 pareggi. L’ultima vittoria della Roma sul proprio terreno risale alla stagione 2013/2014: in quell’occasione Taddei, Ljiaic e Gervigno non diedero scampo alla Dea, che accorciò solo le distanze nel finale con Migliaccio. L’ultima divisione della posta è il pirotecnico 3 a 3 dello scorso torneo con l’Atalanta sotto per una rete di tacco di Pastore che ribalta il risultato con Castagne ed una doppietta di Rigoni, ma con i giallorossi che riacciuffano il pari grazie a Florenzi e Manolas. L’ultima vittoria nerazzurra a Roma è del campionato precedente: Cornelius e De Roon (poi espulso) firmarono il doppio vantaggio poi solo accorciato da Dzeco con un’Atalanta a difendersi.

La Dea per ben 4 volte ha perso in casa romanista per 4 a 1 (stagioni 2011/2012-1989/1990 -1968/1969-1947/1948) ma la sconfitta più ampia risale alla stagione 1985/1986 quando la gara finì 4 a 0 per le reti di Giannini, Pruzzo e la doppietta di Boniek. Per ben tre volte invece l’Atalanta ha vinto con due gol di scarto: nel 1949/1950 (1 a 3) e nel 1996/1997 e 2015/2016 (0 a 2). Nell’ultima occasione furono il Papu e il Tanque a firmare la vittoria per la propria squadra.

Infermeria piena in casa giallorossa con Zappacosta, Perotti e Under fermi al palo. In difesa spazio a Juan Jesus al fianco di Fazio, complice l’assenza per squalifica di Mancini mentre il ristabilito Smalling si accomoderà al massimo in panchina. Sulla corsia sinistra Kolarov resta insidiato da Spinazzola, mentre in mezzo al campo Diawara contende un posto a Cristante. In avanti Zaniolo punta a ritrovare posto dall’inizio a svantaggio di Kluivert.

Mister Gasperini dovrebbe rilanciare Ilicic e Gomez in attacco dal primo minuto, mentre Zapata dovrà certamente giocare complice l’assenza di Muriel a causa di una fastidiosa tonsillite. Sulle fasce Hateboer a destra con Castagne che, con l’ottima prova di Parma, dovrebbe spuntarla a sinistra su Gosens. In difesa dovrebbe rientrare Toloi così come a centrocampo Freuler.

La Roma nella sua storia ha vissuto periodi decisamente altalenanti, da squadra big in lotta per lo scudetto a squadra mediocre che puntava alla salvezza. Nel 1979 fu vicinissima dal retrocedere in serie B, ma fu proprio un pareggio per 2 a 2 con l’Atalanta a salvare i giallorossi dalla dolorosa retrocessione. L’anno dopo la presidenza passò allo storico Dino Viola, che in due anni la portò a vincere il secondo scudetto della sua storia.

Senti Roma e non puoi non pensare a quello che, a mio modesto avviso, è stato il più forte calciatore italiano del dopoguerra: 786 presenze e 307 gol che fanno di Francesco Totti un monumento assoluto. Inarrivabile.

Roma città eterna. Vi saremmo eternamente grati se lasciaste i tre punti alla Dea.

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