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L'assemblea

Francesco Breviario confermato referente provinciale di Libera Bergamo

Si è svolta sabato 21 settembre, in un luogo simbolico come il Nuovo dormitorio Galgario, l’assemblea provinciale dell’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti nel 1995

Libera Bergamo rilancia il proprio impegno sul territorio. Si è svolta sabato 21 settembre, in un luogo simbolico come il Nuovo dormitorio Galgario, l’assemblea provinciale dell’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti nel 1995. Nell’occasione si è tracciato il bilancio dell’ultimo triennio di attività e si è avviato un significativo dialogo con gli iscritti e i rappresentanti delle altre associazioni che aderiscono a Libera. L’assemblea ha poi provveduto all’elezione del nuovo referente provinciale di Libera Bergamo, riconfermando per il prossimo triennio il referente uscente Francesco Breviario.

“Innanzitutto ringrazio per la fiducia che l’assemblea mi ha dato rinnovandomi il mandato di referente provinciale di Libera per il prossimo triennio: spero di essere all’altezza di tutto ciò – il commento di Breviario -. È stata un’assemblea partecipata ma soprattutto propositiva sia da parte dei rappresentanti delle associazioni, una ventina in tutto, sia da parte dei singoli soci (al 31 agosto, i soci singoli di Libera Bergamo sono 105, ndr). Tutto questo ci permetterà, come Libera Bergamo, di predisporre il prossimo programma triennale di impegno, che presenteremo nella prossima assemblea provinciale del 30 novembre, in modo partecipato: realizziamo il “noi” tanto caro a Libera”.

Il lavoro dell’associazione proseguirà lungo il solco tracciato nel recente passato: “Nell’ultimo triennio ci siamo impegnati su diversi fronti: la formazione, i beni confiscati, i campi estivi, la mappatura delle presenze delle mafie nel nostro territorio, iniziative sul territorio da parte dei tre presìdi di Libera. Tutto questo è stato possibile realizzare grazie alle disponibilità dei vari responsabili di settore, che ringrazio personalmente uno ad uno: tanto abbiamo fatto, ma tanto c’è ancora da fare – conclude Breviario -. Ma questo ‘tanto ancora da fare’ sarà possibile metterlo in campo anche nella misura in cui nasceranno nuove disponibilità personali o di associazione”.

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