Un flash-mob per sensibilizzare la popolazione sul tema degli inceneritori. A Calusco d’Adda, nella giornata di domenica 22 settembre, erano circa una cinquantina tra studenti, lavoratori e famiglie, tutti uniti per richiamare l’attenzione verso il clima e l’ambiente.
La protesta, che è durata una ventina di minuti, è stata organizzata all’altezza del ponte San Michele – attualmente aperto al solo passaggio pedonale – da “Fridays for future Bergamo”, uno dei tantissimi movimenti nati a livello globale e ispirati da quello a cui ha dato vita la giovane ambientalista svedese Greta Thunberg.
“Il movimento bergamasco si è formato a metà febbraio, in occasione del primo sciopero per il clima del 15 marzo – ha spiegato Jacopo Valtulina, referente di Fridays for future Bergamo -. Poco dopo, anche grazie al grandissimo successo di questo evento, abbiamo deciso di continuare e fondare le ‘basi’. Dopo circa un mese si è tenuta l’assemblea nazionale costituene del movimento Fridays for future Italia e da li sono iniziate una serie di iniziative che a breve ci porteranno a dare il vita, anche in terra bergamasca, al terzo sciopero sul clima, che si terrà venerdì 27 settembre”.
Motivo della “contestazione” caluschese la presenza di un cementificio con “status speciale”, il cui inceneritore, per detta degli stessi attivisti “può produrre particolato fino a nove volte di più rispetto alla normale quantità di un inceneritore normale”.
“Abbiamo voluto portare l’attenzione sul tema del cementificio e in generale di tutti gli inceneritori – ha sottolineato Valtulina -. Abbiamo scelto quello di Calusco perchè è quello che rappresenta forse meglio la situazione attuale in bergamasca. Nella scelta di questa location è stata una componente fondamentale la collaborazione con il comitato ‘La nostra aria’ di Calusco, che da anni lotta contro il cementificio”.
Giovani e meno giovani, armati di striscioni e cartelli si sono distesi a terra, emulando le gesta del gruppo ambientalista Extinction Rebellion, fingendosi morti: la fine che potrebbe fare il genere umano se non si riuscisse a trovare una soluzione al problema dell’inquinamento.
“Il fatto che abbiano partecipato in molte persone di età diverse è stato molto bello – ha sottolineato il referente d Fridays for future Bergamo -, c’erano sia studenti che adulti lavoratori ma non solo: parecchi genitori, infatti, hanno accompagnato i loro figli a manifestare. Questo è proprio quello che noi vorremmo in ogni nostra manifestazione: coinvolgere più persone possibile indipendentemente dall’età”.
La manifestazione, che si inserisce nella settimana per il clima promossa a livello internazionale dal 20 al 27 settembre, ha visto il corteo prodigarsi in una breve camminata che è passata nelle vicinanze dell’inceneritore preso di mira, prima di raggiungere il centro del comune di Calusco d’Adda dove tra cori e discorsi sul clima si è concluso l’evento.
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