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Take care

L'intervista

Tiroide, lo specialista: “Si può fare prevenzione anche a tavola”

Abbiamo chiesto al dottor Giorgio Pagani, endocrinologo di Habilita, quali sono i problemi più importanti legati alle patologie tiroidee.

Le malattie tiroidee derivano da disfunzioni della tiroide, una ghiandola posta alla base del collo, che produce l’ormone tiroideo, sotto forma di tiroxina (T4) e triiodiotironina (T3). L’ormone tiroideo regola numerose funzioni del metabolismo, tra cui lo sviluppo del sistema nervoso centrale e l’accrescimento corporeo. Abbiamo incontrato il dottor Giorgio Pagani, endocrinologo di Habilita per capire meglio quali sono i problemi più importanti legati alle patologie tiroidee.

Giorgio Pagani

È vero che recentemente sembra siano in aumento le malattie legate alla tiroide?

La vera novità oggi è che sono aumentate in maniera importante le possibilità diagnostiche: quindi con le strumentazioni oggi a disposizione nei laboratori e soprattutto grazie all’utilizzo dell’ecografia è evidente che le malattie della tiroide vengano diagnosticate in maniera molto più frequente di 20 o 30 anni fa. Quindi i problemi tipici come la patologia nodulare della tiroide, gli ipotiroidismi, gli ipertiroidismi o le tiroiditi che una volta si diagnosticavano solo in fase di evidenza clinica, oggi vengono diagnosticate in fase pre-clinica: questo spiega l’aumento molto importante della diagnosi delle malattie della tiroide che si sono registrate nel corso di questi ultimi anni. Un tipico esempio è l’ipotiroidismo sub clinico nella donna in gravidanza: oggi una donna che vuole dei figli deve avere gli ormoni tiroidei a posto e un TSH intorno ai 2, mentre prima questo concetto non veniva considerato. Tutto ciò comporta un incremento del flusso di pazienti che necessitano di essere seguiti dal punto di vista tiroideo: questi pazienti c’erano anche prima, ma la patologia era meno indagata.

Si tratta di un importante passo avanti della scienza in questo campo

Assolutamente. È stato compiuto un passo avanti importante sia dal punto di vista tecnologico che da quello epidemiologico per garantire la salute dei cittadini; è però altrettanto necessario un adeguamento organizzativo da parte del sistema normativo e burocratico che consenta ai pazienti di trovare una rispondenza nell’offerta dei servizi da parte della sanità pubblica e di quella privata accreditata.

Le patologie tiroidee sono soltanto genetiche o si può fare prevenzione?

La maggior parte delle patologie tiroidee ha un’impronta genetica, ciò non toglie che la predisposizione genetica venga svelata o, al contrario, mitigata o procrastinata o addirittura evitata da uno stile di vita adeguato. Nei confronti della patologia tiroidea l’aspetto più importante, soprattutto nella provincia di Bergamo, è la carenza iodica. Questa mancanza negli ultimi decenni è stata affrontata efficacemente con la iodazione delle acque degli acquedotti e con un utilizzo più diffuso del sale iodato e di prodotti che migliorano la funzione tiroidea come il selenio e come lo iodio stesso. Direi quindi che un’alimentazione che prevede l’utilizzo di acque normoiodate, rispetto a quanto non si facesse nei decenni precedenti caratterizzati da carenza iodica, abbia decisamente aiutato il miglioramento della funzione tiroidea. In più vorrei ricordare che ci sono anche elementi che possono interferire con il buon funzionamento della tiroide: parlo ad esempio di alcuni alimenti vegetali come la soia o le brassicacee che possono bloccare l’attività della tiroide, mentre ci sono altri alimenti come le uova o il pesce che possono migliorare la funzione tiroidea.

Altrei fattori che possono influire sul buon funzionamento della tiroide?

Tenete presente che alcuni farmaci possono interferire con l’attività della tiroide, per questo motivo anche sul versante farmacologico è cresciuta l’attenzione sulle ripercussioni al corretto funzionamento di questa ghiandola.

Quanto è importante la prevenzione?

Naturalmente se si interviene in fase pre-clinica molte patologie tiroidee possono essere controllate molto più facilmente. Il discorso vale per tutte le malattie legate alla tiroide: sia gli ipertiroidismi che gli ipotiroidismi che la patologia nodulare. In particolare quest’ultima è importante perché una diagnosi precoce di noduli tiroidei e un loro controllo nel tempo permette di evidenziare prima eventuali degenerazioni neoplastiche. Riassumendo – conclude il Dr. Pagani –  sono importanti le situazioni ambientali (alimentari e farmacologiche), le tecnologie in continua evoluzione che consentono un approccio molto più preciso e veloce e un adeguamento dell’offerta sanitaria a disposizione dell’utenza affinché l’accesso alle cure sia rapido e qualificato.

Il dottor Pagani riceve i pazienti nelle sedi Habilita di Bergamo, Sarnico e Osio Sotto.

Per info e prenotazioni:
T 035 4815515 (per Bergamo e Osio Sotto)
035 918216 (per Sarnico)
www.habilita.it

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