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Strada del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi

L'intervista

In vino veritas, Benaglia: “Alla Festa del Moscato ritmo e jazz sperimentale”

L’appuntamento è da giovedì 5 a domenica 8 settembre con un cartellone ricco di concerti

Quest’anno “In vino veritas” porta alla Festa del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi il ritmo, la sperimentazione e l’eclettismo della musica jazz. L’appuntamento è da giovedì 5 a domenica 8 settembre con un cartellone ricco di concerti.

La rassegna, organizzata con la direzione artistica dell’associazione “Sotto Alt(r)a Quota” nelle figure di Michela Benaglia e Andrea Manzoni, proporrà esibizioni live ogni sera puntando sulla qualità. Michela Benaglia, promotrice della rete dei festival indipendenti bergamaschi, spiega: “Raccogliendo uno spunto fornito dal Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo e dall’amministrazione comunale abbiamo sviluppato il programma di questa edizione presentando band dal repertorio jazzistico. Tutti i gruppi che si esibiranno sono bergamaschi, bresciani o milanesi e hanno formazioni molto diverse fra loro. Nella scelta, come negli anni precedenti, abbiamo prestato particolare attenzione a valorizzare artisti giovani e di talento, che hanno già calcato importanti palcoscenici come Umbria Jazz e Venezia Jazz Festival oppure, guardando alla realtà nostrana, hanno preso parte a Bergamo Jazz Festival”.

Altro tratto distintivo è l’originalità. Benaglia prosegue: “Come negli anni precedenti la rassegna dà spazio a chi effettua una ricerca artistica personale e innovativa: le band potranno eseguire riarrangiamenti di standards jazz ma non ci saranno cover. Non si tratterà di jazz classico: tutti i gruppi hanno ispirazione ed essenza jazz ma si contaminano con altri generi musicali come l’hip-hop, il new soul e influenze della scena jazz londinese, sonorità contemporanee, rock e musica africana. Oltre alla qualità artistica vale la pena di soffermarsi sulla pluralità degli strumenti e la dotazione tecnica: spaziando dal classico trio batteria-chitarra-contrabbasso a sintetizzatori, tromba, cornetta e sax”.

Un punto fermo rispetto alle precedenti edizioni è la presenza di due palchi collocati in due suggestive locations: uno, più grande e ideale per i gruppi più numerosi, è al piazzale di via degli orti mentre l’altro, più piccolo e dall’atmosfera più intima, nell’area verde delle scuole medie.

In vino veritas

Giovedì 5 settembre la rassegna si aprirà alle 20.30 (orario indicativo) con un concerto dei Mosae nell’area scuole. Si esibiranno: Mattia Romano – chitarra; John De Martino – contrabbasso; e Umberto Odone – batteria.

Mosae è un gruppo di musicisti provenienti da diverse parti del nord Italia. I componenti si sono incontrati al conservatorio di Maastricht. La musica del trio è ispirata soprattutto dal fiume Maas che percorre la città e dal quale il gruppo prende il nome. Tra i brani, inediti, vi è infatti una Suite dedicata alla città olandese. I suoni prendono forma in condizione prevalentemente acustica, sulla base di un forte interesse per l’ascolto reciproco nonché per l’arte dell’interplay viscerale.

Al termine del live, alle 21.30, al palco di via degli orti inizierà il concerto dei Mindcats, con Tommaso Lando – chitarra; Francesco Chebat – tastiere e basso synth; Luca Bongiovanni – batteria; e Carolina Pasinetti – voce. Mindcats è un nuovo progetto di musica originale, caratterizzato da sperimentazioni ritmiche e dalla ricerca di nuovi “ambienti” nei quali esprimersi attraverso l’improvvisazione. L’obiettivo è mescolare l’essenza del jazz ai suoni e ai generi musicali contemporanei, attingendo da hip hop, new soul e dalla scena jazz londinese. Durante il concerto, la formazione trio si trasformerà in quartetto con l’aggiunta della cantante Carolina Pasinetti.

Venerdì 6 settembre si proseguirà con altre due esibizioni. Alle 20.30 nell’area scuole sarà protagonista Emanuele Maniscalco – pianoforte e batteria. Un musicista originale e sensibile, ha avuto modo di sviluppare un linguaggio profondo ed essenziale su entrambi i suoi strumenti principali. La sua ricerca lo ha naturalmente condotto ad unire il pianoforte e la batteria in un’azione musicale di grande suggestione.

Alle 21.30, invece, sul palco di via degli orti salirà Graziano Gatti Quadri Interact Quartet “Suite for a friend”, con Graziano Gatti – cornetta; Alberto Zanini – chitarra; Luca Pissavini – contrabbasso; e Dudù Kouate – voce e percussioni africane. La “Suite for a friend”, nata dalla necessità di salutare ed accompagnare un amico che non c’è più, si sviluppa in sette movimenti, tra temi scritti e improvvisazione, partendo da un’ispirazione tematica dell’Art Ensemble of Chicago. Il 10 giugno 2019 è uscito il disco omonimo per UR Records.

Anche sabato 7 ci sarà un doppio appuntamento. Alle 20.30 nell’area scuole a regalare tante emozioni saranno i Dimidiam: Massimiliano Milesi – sax e Giacomo Papetti – basso elettrico ed effetti e contrabbasso. Dimidiam spartisce “a metà” tra i due musicisti (collaboratori da anni in diversi contesti) le composizioni originali, gli arrangiamenti estemporanei e le interazioni improvvisative. Le musiche si ispirano alla chiarezza del repertorio popolare, unita alla tavolozza del jazz contemporaneo: DIMIDIAM è un viaggio di ricerca verso una sintesi tra la forma-canzone tradizionale e l’esplorazione di luoghi esotici e in parte sconosciuti.

Spostandosi al palco di via degli orti, alle 21.30 sarà la volta di Marco Rottoli Trio, con Marco Rottoli – contrabbasso, composizioni e arrangiamenti; Simone Daclon – pianoforte; e Pasquale Fiore – batteria. Il gruppo, nato nel 2018, propone un repertorio di brani originali composti dal leader e di standard, nonché vecchie song riarrangiate alla ricerca di un tratto di unione tra tradizione e contemporaneità.

Infine, domenica 8 settembre alle 21.30 sul palco di via degli orti a concludere la rassegna saranno i Behind the mirror: Filippo Sala – batteria; Paolo Malacarne – tromba; e Michele Bonifati – chitarra. Jazz, rock e noise sono le tre essenze che risiedono in questo trio che da tempo condivide varie esperienze musicali, all’insegna della musica improvvisata.

Domenica “In vino veritas” prevede un solo concerto perché nell’area scuole è in cartellone un concerto del conservatorio di Bergamo, extra-rassegna.

Festa del Moscato

Commentando il programma, Michela Benaglia conclude: “Le analogie fra la musica di qualità e la produzione del vino sono molte: la passione, l’impegno e la dedizione di un bravo musicista si rispecchiano alla cura con cui il vignaiolo ricava buon vino. Inoltre il jazz si abbina molto bene con il mondo del Moscato considerando che ha una vocazione popolare e un profondo legame con la propria terra. Considerando tutti questi aspetti, la rassegna ha compiuto un ulteriore passo con l’obiettivo di crescere ulteriormente. Colgo l’occasione per ringraziare il sindaco di Scanzorosciate Davide Casati, l’assessore Angela Vitali e l’amministrazione comunale, la Strada del Moscato di Scanzo e tutti gli organizzatori per la disponibilità e la collaborazione con cui ogni anno ci permettono di organizzare tutto al meglio”.

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