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Bergamo

Rogo in psichiatria, manifestazione per chiedere: “Verità, giustizia e riforme”

Organizzata dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, è prevista per sabato 31 agosto, dalle 14 alle 15.50 davanti all'ingresso principale dell’Ospedale Papa Giovanni

Organizzata dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani è prevista per sabato 31 agosto, dalle 14 alle 15.50, davanti all’ingresso principale dell’Ospedale Papa Giovanni: una manifestazione per “chiedere verità, giustizia e riforme” sul caso della 19enne Elena Casetto, la paziente morta nell’incendio che si è sviluppato nel reparto di psichiatria.

“La legge sul Trattamento Sanitario Obbligatorio – impropriamente chiamata ‘Legge Basaglia’ dal nome dello psichiatra che, invece, la criticava aspramente – si legge in una nota del comitato – viene troppo spesso e troppo sovente aggirata adducendo lo stato di necessità. L’articolo 54 del Codice Penale prevede l’impunibilità per chi commetta un fatto (delittuoso) ‘per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona’ ma specifica che il fatto (cioè la violazione) debba essere ‘proporzionato al pericolo’. Visti i risultati, è lecito chiedersi se il ricorso frequente al TSO e alla contenzione sia davvero proporzionato al pericolo”.

Il comitato prosegue: “Secondo una nota del Garante Nazionale delle Persone Private della Libertà, gli psichiatri rimangono riluttanti all’osservazione da parte di occhi esterni e indipendenti, e sembrano non comprenderne l’importanza: ‘Proprio la delicatezza del trattamento non volontario, di per sé eccezionale, poiché in deroga rispetto al principio costituzionale che stabilisce la libertà della persona di non sottostare alle cure, giustifica invece un’attenta verifica delle procedure in osservanza alla legge’. In barba alle raccomandazioni del Garante e dell’ONU, alcuni psichiatri si ostinano però a credere che l’uso di forza, coercizione e contenzione possa essere in qualche modo ‘terapeutico’, mentre i fatti mostrano tragicamente come di contenzione si possa morire – a Bergamo come a Vallo della Lucania”.

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