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La tragedia

Fratelli annegati nel lago d’Iseo, ad Azzano lutto cittadino per Waqas e Hassan

Nel giorno dei loro funerali, il paese dove abitavano si unisce al dolore di parenti e amici

Lutto cittadino giovedì 22 agosto ad Azzano San Paolo per commemorare Waqas e Hassan Muhammad, i due fratelli pachistani di 16 e 17 anni annegati venerdì scorso nel lago d’Iseo. Nel giorno dei funerali, che saranno celebrati all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo prima di un’ulteriore cerimonia in Pakistan, l’amministrazione del paese dell’hinterland in cui i due fratelli vivevano, ha deciso di unirsi al dolore dei parenti.

“L’ amministrazione Comunale intende manifestare il comune sentimento di vicinanza e solidarietà – l’annuncio del Comune di Azzano – per l’improvvisa scomparsa di Waqas e Hassan Muhammad avvenuta venerdì 16 agosto. La famiglia ha comunicato che i funerali si svolgeranno giovedì mattina presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII in Bergamo e per quel giorno sarà istituito il giorno di lutto ad Azzano San Paolo. La comunità di Azzano San Paolo è vicina in questo triste momento ai famigliari e gli amici dei due ragazzi”.

La tragedia è avvenuta nella zona della spiaggia Rino, a Tavernola Bergamasca. La famiglia Muhammad, oltre alle due vittime anche il fratello Awais, 19enne (che ha scattato l’ultimo selfie nel lago prima della tragedia) anche i genitori e una sorellina di 7, era lì per festeggiare il ritorno in Italia di Hassan, solo cinque giorni prima, dopo un lungo periodo dagli zii in Pakistan.

Intorno alle 17 l’ultimo arrivato entra nel lago e va un po’ al largo. Compie pochi metri, ma è subito in difficoltà. Grida aiuto e in suo soccorso interviene Waqas. Nessuno dei due sa nuotare ed entrambi finiscono sott’acqua. Arriva quindi anche l’altro fratello, Awais, nemmeno lui esperto nuotatore, che non riesce a salvarli e a sua volta fatica a riemergere. Il 19enne viene aiutato da un bagnante che gli lancia una ciambella di salvataggio e in qualche modo torna a riva, ma gli altri due restano dentro.

Forse risucchiati dalla corrente, o sprofondati in una buca, in pochi istanti spariscono sott’acqua. Sulla spiaggetta i genitori osservano la scena inermi e disperati. Qualcuno chiama i soccorsi. Arrivano i Vigili del fuoco di Bergamo, che li recuperano una ventina di minuti più tardi a 15 metri dalla riva, a circa tre metri di profondità. I due fratelli muoiono in ospedale.

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