Arrivano alla spicciolata: ciclisti professionisti e amatoriali, amici famosi, amici sconosciuti con le lacrime lì lì per sgorgare, gente di Sedrina e gente di Paladina, giovani e meno giovani. Arrivano presto, prestissimo lì alla chiesa del paese, piccola e spartana, per salutare il loro Felice.
Il funerale di Gimondi (in diretta su Raisport) inizia alle 11, ma il piazzale già da due ore si va riempiendo. E tutto Paladina è stretto attorno al suo campione, ventiquattrore dopo la processione alla camera ardente di sportivi e tifosi che lunedì sono arrivati per portare il loro saluto.
Oggi il copione non cambia. Tantissime persone si sono presentate indossando maglie commemorative, arrivando in sella a una bicicletta. Tutti a rendere omaggio al gigante bergamasco nato a Sedrina 76 anni fa, vincitore delle tre grandi d’Europa: Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta spagnola. Circa duemila i presenti.
Il funerale viene celebrato dal parroco di Paladina, don Vittorio Rossi, e da monsignor Mansueto Callioni, parroco di Almè e guida spirituale della famiglia Gimondi.
Alle 10.50 arrivano gli stendardi: Diano Marina (il paese della moglie Tiziana e il paese in cui i coniugi Gimondi si conobbero), Comune di Paladina, Regione Lombardia… Accompagnano la bara del campione coperta di rose bianche portata, tra gli altri, da Giovanni Bettineschi, suo grande amico e dal collega ciclista Gianbattista Baronchelli. La moglie Tiziana e le figlie Norma e Federica accompagnano il feretro sulle note dell’Hallelujah di Leonard Cohen.
In chiesa tanti sportivi e grandi del ciclismo, come Francesco Moser e Beppe Saronni, e anche tante autorità: ci sono i sindaci di Bergamo Giorgio Gori, Paladina Gianmaria Brignoli e Sedrina Stefano Micheli, il questore Maurizio Auriemma, il prefetto Elisabetta Margiacchi, la dirigente della polizia stradale Mirella Pontiggia (appassionata di ciclismo), l’assessore regionale Lara Magoni, il colonnello dei carabinieri Davide Giannì.
Dentro la chiesa il saluto di monsignor Davide Pelucchi, vicario generale di Bergamo: “Preghiamo perché entri in paradiso di corsa”. Poi ricorda le ultime parole di Gimondi all’amata moglie: “Ti do un bacio e ti lascio per un’ora, vado a fare un bagno”.
Monsignor Mansueto Callioni tiene l’omelia commosso: “Quanti abbracci, quante strette di mano, quante lacrime in questi giorni!”. E un grande e dolce ringraziamento: “Grazie per le vittorie, ma anche per le sconfitte di un uomo vero”.
Il cugino Massimo legge una lettera di Norma: una lettera densa di ricordi e affetto. La famiglia di Felice non è mai inquadrata dalle telecamere della Rai, il perché l’ha spiegato la signora Tiziana: “Giusto che ci sia la diretta televisiva perché tanti sono in ferie e non possono venire al funerale, ma se voglio piangere mio marito voglio farlo liberamente senza essere mostrata in tv”.
Infine il parroco don Vittorio Rossi ricorda ancora una volta l’immenso amore di Gimondi per la moglie e le sue ragazze. E anche la devozione alla Madonna della Cornabusa a cui offrì la Maglia Gialla.
Struggenti i canti in chiesa: la voce splendida di Leslie Abbadini e un violino impeccabile. E tanto silenzio. Mentre le lacrime scendono copiose dai volti di chi è lì.
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